Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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giovedì 17 aprile 2008

Nonna 2.0

Prof 2.0 ha una nonna di 92 anni. Ferma a letto da quando è stata colpita da un ictus. Passa la giornata tra il letto e una poltrona sulla quale Mamma-ER, Papà-CSI, le tre sorelle e qualcun'altro la depongono come fosse un cristallo fragile. E' stanca. Ha molti dolori. Si lamenta. Sorride delle gioie dei figli e dei nipoti. Se ne sta lì rannicchiata come un bambino nel pancione della mamma e sembra quasi che voglia ri-nascere da un momento all'altro. Gli anziani ridiventano bambini: non sono autosufficienti, si lamentano, piangono, sbavano... ma a differenza dei bambini hanno una vita intera tatuata sulla pelle. La vita di Nonna 2.0 sembra tutto tranne che 2.0. E' totalmente nelle mani di altri. Non ha e non può avere iniziative. Tutti quelli che gli stanno accanto sono chiamati a prenderle queste iniziative. E così le loro vite diventano 2.0.
Per questo la nonna è 2.0 più di tutti.

8 commenti:

biancaneve ha detto...

Conosco la nonna in questione: ha ancora una testa che dà punti a molti esemplari della e-generation.
Se fosse una serie di telefilm sarebbe "Giovanna la nonna del corsaro nero".

Anonimo ha detto...

Allora questa nonna ha una marcia in più, è 3.0, dato che è capace di rendere 2.0 tutti quelli che gli stanno intorno!!
Laura

Prof 2.0 ha detto...

E' proprio così... Mi piace questa idea! Grazie!

Anonimo ha detto...

Dear prof 2.0, da te c'è sempre da imparare.
Quanto scrivi fa capire come gli anziani abbiano una funzione per ciascuno di noi e, quindi, per la società.
Non è vero che una persona anziana e malata è un soggetto passivo, dipendente dagli altri.
In ogni momento ci trasmette qualcosa. A ciascuno di questi stimoli rispondiamo con una reazione.
Metaforicamente: prendiamo in considerazione l'anidride carbonica. Non è né combustibile, né comburente, cioè non brucia e non provoca combustione.
Tuttavia se si addiziona l'acqua con anidride carbonica, questa cambia totalmente, esaltandone il sapore e diventa "frizzante"!

Sono d'accordo con Laura: tua nonna è 3.0 !

Ma direi che lo siano tutti gli anziani in genere.
Ne cito uno su tutti. Forse il più grande.
Giovanni Paolo II.

Il suo lungo pontificato prende appieno senso grazie proprio al suo epilogo. In analogia con quanto scritto nel post "The End".
Un vecchio, sempre più curvo, malato ed ogni giorno più consumato.

Quando non fu più in grado di far sentire la sua voce al mondo, il mondo gli fece sentire la sua voce.

Charles

Anonimo ha detto...

Grazie per le belle parole. Cmq per la precisione io di anni ne ho 93, essendo nata nel novembre del 1914.
Nonna 2.0

Anonimo ha detto...

Tanti auguri alla figlia di Nonna 2.0, equindi alla mamma del prof!

sghicio

Prof 2.0 ha detto...

Scusa Nonna, ma come sai Prof è sempre stato poco portato per la matematica...

Anonimo ha detto...

dove la vai a trovare una nonna che a 93anni pensa a corregere il nipote per un piccolo errore di calcolo, lasciando un post??
Laurahi