Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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giovedì 4 dicembre 2008

Maturazione è tutto

Capita che gli alunni piangano.
Capita che gli alunni piangano a causa tua: un voto.
Sei tentato a fare un passo indietro, eliminando la causa del dolore.
Sarebbe un tradimento: tradiresti te stesso, il tuo lavoro e soprattutto loro.
Il bambino piange per ottenere. Piangendo cerca di rimuovere la causa del dolore.
L'adulto piange per accettare. Accetta il dolore e lo accoglie. Lo fa carne della sua carne. Matura. Dietro ogni dolore c'è una scoperta da fare.
Tieni duro, anche se il cuore ti fa male a vederli piangere. Non c'è maturazione senza dolore.
Tu sei chiamato ad aiutarli a diventare adulti.
E resistere al loro pianto è la crescita che è a te richiesta.

***
EDGARD
Vieni via, vecchio! Qua, dammi la mano!

GLOUCESTER
Amico, io da qui non muovo un passo;
un uomo può putrefarsi anche qui.

EDGARD
Che! Ancora e sempre cattivi pensieri?
L’uomo deve aspettare con pazienza
il suo momento di uscire dal mondo,
come aspetta il momento per entrarci.
Maturazione è tutto. Andiamo, via!

GLOUCESTER
E anche questo è vero.

Shakespeare - Re Lear, atto V scena 2

martedì 25 novembre 2008

I voti non sono il giudizio universale!

A 14 anni la scuola è l'universo. Il mondo la classe. Il paradiso le vacanze. L'inferno i professori. I voti? Il giudizio universale.
Perché?

Perché papà e mamma rompono.
Perché i prof rompono.
Perché la bella figura con i compagni.
Perché, tra lezioni e compiti, sono otto ore al giorno.
Perché ci tengo.
Perché il motorino, le vacanze...

Comunque sia i voti sono investiti di un valore quasi assoluto. Come se il voto fosse un voto definitivo sulla vita e non semplicemente su un compito o un'interrogazione. E' pur vero che a 14 anni le sfide della vita sono ordinariamente quelle della scuola, quindi un voto può acquisire questa valenza esistenziale: quanto valgo, lo dirà il voto che prendo.
Ritengo salutare ridimensionare la valenza del voto. Non perché io voglia una scuola senza voti: balle che hanno distrutto il sistema scolastico in passato e riempito di ignoranti le aule del nostro parlamento. I voti ci vogliono eccome! Ma i voti sono relativi ad una prova e giudicano quella prova, non la persona. Se prendi quattro in un tema non è la tua persona a valere quattro, ma il modo in cui scrivi o la tua mancanza di conoscenze (cattivo studio). Se prendi nove in una interrogazione non sei il migliore uomo o donna sulla faccia della terra, ma sei uno che ha studiato ed esposto bene, ma magari nella vita reale sei un farabutto.
I voti a 14 anni si prendono per "assoluti personali", perché sono carichi dello sguardo degli adulti significativi e invece portano con sé solo indicazioni precise e circostanziate: esponi confusamente, non ricordi certi aspetti importanti, argomenti con chiarezza, hai studiato accuratamente. Solo così il voto (dettagliato e dichiarato dal prof!) è utile a migliorarsi, altrimenti è un bollino sulla persona, come quello blu della banana chiquita. Ma una persona è infinitamente più di una interrogazione o di un tema o di una banana...
Spesso sono i voti impressionistici e incerti dei prof a determinare questo stato di cose.
Occorre pretendere i voti dagli insegnanti: voti pubblici, voti chiari (non i 6 con tre meno che non si sa se sprofondino già nel 4...), voti dettagliati, voti a penna.
Il prof non giudica te, ma il tuo modo di lavorare.
E a volte la sfortuna ci mette la sua parte...

Raccontatemi i vostri traumatici voti da giudizio universale...

ps. Su questo tema interessanti le idee di una collega, il cui post ho scoperto dopo aver scritto il mio... Scuola 2.0 a lavoro!

lunedì 27 ottobre 2008

Non andrai avanti nella vita!

ciao prof

mi chiamo Alunnoincazzatonero, ho incominciato a leggere per caso il tuo blog, bello davvero!!!
Ho preso un tuo post stasera e l'ho inserito nel mio profilo facebook, spero non ti dispiaccia. è il post sul credere negli alunni (Decalogo del prof ndr)... vorrei avere te come prof, i miei prof mi trattano malissimo, mi fanno quasi imbarazzare della mia ignoranza, vorrei non dover andare a scuola!!!!
posso aggiungerti su facebook? sempre che possa permettermi di chiedere una cosa del genere ad un prof, è solo che tu sembri comprensivo, quasi uno di noi.
ciao, Alunnoincazzatonero
***
Ciao Alunnincazzatonero,

grazie per avermi scritto e grazie delle tua schiettezza.
Sono contento che il blog ti piaccia. Come ci sei arrivato?
Ma certo che puoi aggiungermi.
Ma in che modo i prof ti mettono in imbarazzo per la tua ignoranza?
Aspetto la tua risposta.
A presto
Prof 2.0

ps. ci tenevo a sottolineare che essere "comprensivi" non significa essere uno di voi. Posso dire forse che sono uno "come" voi, che come voi è stato sui banchi di scuola fino a poco tempo fa e non se ne è dimenticato. Come voi forse usa l'ipod e msn. Ma non sono uno di voi. Ho il doppio dei vostri anni. Faccio il prof. Lo faccio per insegnare, sì, ma anche per imparare qualcosa anche io.
***
Grande!!! Grazie a lei. Come sono arrivato al blog? Visto che ha apprezzato la mia schiettezza lo sarò di nuovo: una sera mi sentivo inc..to nero perché la mia prof di inglese mi aveva dato un 5meno meno a una interrogazione fatta quella mattina..ma io avevo davvero studiato tanto proprio per alzare la media, mi ero impegnato davvero e anche i miei compagni mi hanno detto che l'interrogazione era andata bene, mi aspettavo almeno un 6! Ma il commento della prof è stato: se continui a non impegnarti verrai bocciato, non andrai avanti nella vita. Mi sono sentito un fallito ignorante, ma avevo studiato veramente!! Allora quella sera ho cercato su google: professori, scuola e roba del genere e per caso sono arrivato al suo blog: quando l'ho letto non credevo ai miei occhi.
a presto, Alunnoicazzatonero
***
Grazie Alunnoncazzatonero.
Nella vita si va avanti anche con una interrogazione andata male, di chiunque sia la colpa o la sfortuna.
Oggi siamo tutti tuoi alunni, nella classe senza confini della scuola 2.0. Fosse solo per questo, non sei un fallito.
il prof

ps. quando qualcuno ti dice che sei un fallito e non andrai avanti nella vita per un'interrogazione fai bene ad essere Alunnoincazzatonero

giovedì 4 settembre 2008

Tutto merito del prof...

Un mio amico, assistente di storia greca all'università, mi racconta come è scaturita la sua passione per il mondo antico, lui che da sempre avrebbe voluto fare l'avvocato. Tutto merito del suo prof di italiano. Come mai? Gli chiedo sempre incuriosito e fiero di queste storie di prof che salvano gli alunni... Lo dico sempre che è tutto merito dei prof...

Mi racconta... Il prof, consegnandogli il tema con l'ennesimo 6+ e demolendo la sua capacità argomentativa, chiede al mio amico cosa abbia intenzione di fare all'università. Lui sicuro risponde: "Giurisprudenza". Il prof: "Meno male perché con le lettere non c'entri niente". Il mio amico: "Ma veramente in greco e in latino vado bene". Il prof: "Quanto hai". L'amico sicuro: "7-8 in entrambe". Il prof "Non è abbastanza... e poi si vede che non sei portato per le lettere, figuriamoci classiche!". L'amico: "Mi ha fatto venire il dubbio! Grazie prof!". Il prof allibito, ammutolisce. Ecco la scintilla che ha fatto esplodere la polveriera...

Lo dico sempre che è tutto merito dei prof...