Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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sabato 14 marzo 2009

La Casa di Piccoli Cubi

Quando la casa è la rappresentazione fisica di una vita. Malinconico, ma bellissimo.

mercoledì 11 febbraio 2009

Nostalgia

Abbiamo cominciato l'avventura della lettura integrale dell'Odissea. A più voci. Ognuno interpreta dei personaggi e io faccio il narratore. Faticoso è vero, ma bello, bellissimo. Una sfida che solo sulla durata mostrerà la sua forza. E come sarà bello un giorno poter ricordare: "Mi ricordo ancora Euriclea (la "nonna") e Telemaco (che risponde sempre "giudiziosamente") e Penelope (con il suo ingresso alla Greta Garbo e la sua paziente attesa tutta femminile) e i pretendenti (che magnano e bevono) e Atena (straordinaria trasformista)... Mi ricordo ancora che la leggemmo tutta... con quel pazzo del prof, come si chiamava...?" e non invece "Io non ricordo cosa abbiamo letto, dei pezzi di qualcosa, boh... non mi ricordo neanche chi avevamo come prof... forse un'antologia...".

Le due parole più ricorrenti nei primi due libri dell'Odissea sono "ritorno" e "ricordo/dimenticanza". Il centro vitale dell'uomo è rimanere ancorato ai suoi legami più profondi, e ritornare ad essi, anche dopo un lungo errare lontani da Itaca. La grande minaccia è dimenticare: dimenticare il ritorno, dimenticare i legami, dimenticare chi si è e da dove si viene.
Ulisse è l'eroe del ritorno e del ricordo. Ulisse lotta contro l'oblio di sé stesso e della sua storia.
Per questo la nostalgia (dolore del ritorno) è un sentimento tra i più straordinari del cuore dell'uomo: quella inquietudine di non essere a "casa" mista alla dolcezza del desiderio del "ritorno" ad essa. Ci mette in moto verso casa. E casa vuole dire: legami.

mercoledì 25 giugno 2008

Bulkington

Oggi al corso di inglese una ragazza italiana, giunta da appena 3 giorni, dopo una notte insonne a motivo di problemi di stomaco, dovuti al cibo locale, era decisa a prendere quanto prima un aereo e tornare a casa, dove avrebbe trovato la mamma e il cibo italiano... Se lo farà perderà una grande occasione. A Prof è tornato in mente un personaggio di Moby Dick, un certo Bulkington, al quale l'autore dedica un brevissimo, ma esaustivo, capitolo-epitaffio:

Le cose più meravigliose sono sempre quelle inesprimibili, le memorie profonde non concedono epitaffi: questo capitolo lungo sei pollici è la tomba senza lapidi di Bulkington. Voglio dire soltanto che accadeva a lui come a una nave travagliata da fortuna, che trascorre miseramente lungo la costa sottovento. Il porto sarebbe disposto a darle riparo, il porto è misericordioso, nel porto c’è sicurezza, comodità, focolare, cena, coperte calde, amici, tutto ciò che è benevolo al nostro stato mortale. Ma in quel vento di burrasca il porto, la terra, sono il pericolo più crudele per la nave. Bisogna ch’essa fugga ogni ospitalità; un urto solo della terra, anche se soltanto sfiorasse la chiglia, farebbe rabbrividire il bastimento da cima a fondo. Con ogni sua forza, esso spiega tutte le vele per scostarsi e, così facendo, combatte proprio coi venti che lo vorrebbero portare in patria, torna a cercare l’assenza di terra del mare sconvolto, precipitandosi per amor della salvezza perdutamente nel pericolo: il suo unico amico è il suo nemico più accanito. Capisci ora Bulkington? Sembra che tu afferri barlumi di quella verità intollerabile ai mortali, che ogni pensare serio e profondo è soltanto l’intrepido sforzo dell’anima per mantenere la libera indipendenza del suo mare, mentre i venti più selvaggi della terra e del cielo cospirano a gettarla sulla costa traditrice e servile.
H.Melville, Moby Dick

giovedì 3 aprile 2008

Donchisciottescamente Prof 2.0

Un Prof (anche 2.0) non è altro che qualcuno che provoca le esistenze. Non le risolve.
Non dà risposte (magari qualcuna ogni tanto sì...), ma aiuta a porre le domande giuste. E poi sparisce, perchè non tocca più a lui. La strada verso casa è personale.
Dedicato in particolare ad alunni ed ex alunni, e soprattutto quelli che mi hanno detto che non hanno il coraggio di postare...