Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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martedì 26 maggio 2009

Lacrime di fine anno

Un'alunna rientrando in classe dopo essere andata al bagno dice con malcelato cinismo:
- In questo periodo il bagno è pieno di gente che piange.
Chiedo:
- Come mai?
Risponde:
- Sono quelli che si sono giocati la sufficienza con un compito o un'interrogazione andati male.

In questo periodo i bagni si riempiono di alunni affranti per i loro fallimenti.
E la vita è anche questo: il succo non è non cadere, ma rialzarsi dopo essere caduti.

Come?

- Capendo dove si è sbagliato: il segreto è non puntare l'indice contro qualcuno o qualcosa incolpandola al posto nostro (prof, materia, clima, cavallette...), ma prendendosi le proprie responsabilità e andando a caccia di nuove risorse o correttivi;
- Facendosi aiutare a rialzarsi: non avere paura di chiedere aiuto (o l'orgoglio di non farlo);
- Aiutando a rialzarsi: i deboli hanno ancora più bisogno di aiuto.

venerdì 13 marzo 2009

Corsi di recupero

Tra le amenità che un professore può scegliere per passare i suoi pomeriggi oggi ci sono i corsi di recupero. Due ore di latino o greco per risvegliare i cervelli assopiti di alcuni ragazzi che non arrivano alla sufficienza. Mi ritrovo con i miei 15 alunni assetati di sapere alle ore 15. Hanno finito le loro sei ore di lezioni alle 14. Hanno ingurgitato qualche schifezza da McDonald e adesso eccoli qua, con gli occhi sbarrati in preda alla digestione ciclopica tipica di McDonald e un "abbiocco" di proporzioni colossali, alle prese con la traduzione dal greco o dal latino. Io che sono più "abbioccato" di loro cerco di aiutarli a destreggiarsi nei meandri di quella strana attività che è la traduzione da una lingua morta. Ne combinano di tutti i colori. Altrimenti non avrebbero bisogno del recupero. La traduzione dal greco o dal latino è una specie di laboratorio per la vita reale. La soluzione di un problema difficile, che richiede competenze varie e complesse, come quasi nessun altro esercizio scolastico. La primavera fuori impazza, gli ormoni dei miei ragazzi si agitano come in un frullatore. A fatica conquistiamo una riga dopo l'altra. Il sudore scorre sulla fronte. Sguardi truci di vendetta sui loro volti. E tutti, tutti, vorremo fuggire nell'azzurra primavera che fuori grida...

Così è e sarà nella vita. Fuggire dal problema o mettersi sotto e cercare la soluzione con tutte le risorse a disposizione?