Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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martedì 28 ottobre 2008

Una cartolina dalla Grecia

Sull'anta a vetri che chiude la mia libreria appendo alcuni oggetti che mi aiutano a ricordar quello che voglio avere a cuore (scordare infatti significa "uscire dal cuore"). Così accanto ad un piccolo dipinto di mare e barche che mi riporta ad Itaca e in particolare al mio neo-nipotino, accanto agli auguri di qualche natale fa di un vecchio amico e al simbolo della metropolitana di Londra (a memoria del recente soggiorno inglese), ho aggiunto la cartolina che i miei alunni mi hanno portato dalla Grecia. La cartolina non è un capolavoro estetico, ma non importa, non è quello il verso visibile dalla mia scrivania, ma quello delle loro firme accompagnate da simboli come cuori, stelle, sbuffi...
Oggi in classe parlavo loro di responsabilità a partire dall'origine della parola: dal latino respondere. Essere responsabili è rispondere personalmente, dicendo "io", in questa precisa circostanza, senza scappare, senza accampare scuse. Per questo non salto mai l'appello in classe, perché più che una verifica militaresca dei presenti è una richiesta di responsabilità. Pronuncio solennemente il nome e guardo negli occhi l'alunno e aspetto che mi dica qualsiasi cosa, purché dichiari la sua presenza responsabile, il suo voler rispondere e farsi carico di quelle ore. E così colleziono, insieme ai loro sguardi sgomenti, tutta la gamma di dichiarazioni di responsabilità: ci sono, esisto, qui, presente, eccomi... Senza questi attestati più o meno convinti di accettazione del presente sarebbe impossibile iniziare la lezione, anzi inizia così.
Quei nomi sono scritti sulla cartolina greca e tutte le volte che la guardo, fitta di nomi, mi sento interpellare, come fosse un appello: E tu prof? e rispondo: Eccomi! Presente! Perché sono in parte responsabile di quei nomi e voglio rispondere per ciascuno di essi: eccomi, ci sono, farò il possibile per te, nonostante i miei limiti.

***

"Gli uomini hanno dimenticato questa verità. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripetè il piccolo principe per ricordarselo.
A. de Saint.Exupéry, Il piccolo principe