Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

PS. Potete ricevere gli aggiornamenti direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica, iscrivendovi al link a fianco.

Visualizzazione post con etichetta Natale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Natale. Mostra tutti i post

giovedì 24 dicembre 2009

I primi passi di Dio

La  sera del 24 dicembre di almeno duemila anni fa Dio si affacciò sul balcone delle stelle per sentire il polso al mondo e lo trovò piuttosto debole, pallido, esangue. Dovunque posasse i suoi polpastrelli trovava la ruvidezza di volti corrucciati, seri e stanchi. Poi ad un tratto toccò una casa e dentro dei sorrisi: un bambino avanzava i suoi primi passi nudi e, attorno a lui, tutti ridevano e avevano gli sguardi pieni di quella promessa che è la vita per chi comincia a camminare.
Allora per la prima volta Dio, geloso, cedette ad una tentazione: volle diventare come quel bambino.
Anche lui mosse i suoi primi passi nudi sul pavimento accidentato di quel mondo così ruvido e lo cambiò in sorrisi, come solo i bambini riescono a fare.

Natale è insegnare a questo Dio, così follemente bisognoso dell'uomo, a camminare per le strade belle e feroci di questo mondo.

Auguri di Santo Natale a tutti

sabato 5 dicembre 2009

Primi regali di Natale

Ho la fortuna di lavorare in una scuola in cui i prof oltre che colleghi sono anche amici.
Così ho ricevuto due regali che mi hanno riempito di gioia:

La versione tascabile della Divina Commedia della Hoepli che sta comodamente nella tasca della giacca e risolve ineguagliabilmente il problema dell'avere sempre un libro con sè e Il mago dei Numeri di H.M. Enzensberger, un interessante saggio-favola che aiuta ad appassionarsi alla matematica e che la mia collega fa leggere ai ragazzi durante la vacanze natalizie.

I due doni erano accompagnati rispettivamente da queste dediche:

"Un dono piccolo, piccolo, ma Totale, insondabile e inestimabile... come la passione che anima i nostri scambi letterari" ;

"e -1=0" 
che sembra essere la formula matematica capace di dimostrare l'esistenza di un Dio trascendente.

La scuola che non si vede, la scuola che nessuno racconta è così: gente che condivide passioni con altra gente, senza chiudersi nel recinto ristretto della propria aula o materia.

giovedì 25 dicembre 2008

Incubo di Natale

Natale 2008. Dio decise di dare una controllatina alla terra per capire lo stato della storia universale. La situazione era precaria: gente che lo ignorava da un lato, gente che non faceva altro che chiedergli cose dall'altro. Nessuno più voleva Lui e basta. Volle allora fare un gesto straordinario e tornare a incarnarsi. La cosa migliore da fare sembrò nascere in televisione. Tutti amavano, credevano, speravano nelle persone della televisione. E Dio che voleva essere amato, creduto, sperato dagli uomini scelse la televisione. Suo padre doveva essere della famiglia di Davide. Scelse David. David Beckham: bello, prestante, dagli addominali scolpiti. Come madre scelse Veronica Ciccone, che si faceva chiamare già Madonna e quindi andava benissimo. Bella anche lei grazie ai prodigi del trucco: in tv il tempo non passa, come nella vita eterna. Inoltre si era appena separata da suo marito quindi risultava libera, anche se non proprio "like a vergin". Milioni di profeti della pubblicità ne annunciarono la venuta prossima su tutti gli schermi. Un evento mai visto e assolutamente da non perdere. Si manifestò sotto l'aspetto di un perfetto single, già maturo e affascinante. Chioma brizzolata, fisico perfetto, un bicchiere di martini con del ghiaccio, scarpe nere Prada, abito nero Armani, profumato di Dolce&Gabbana, occhi neri magnetici, da dio. Era veramente un dio da lasciare annichiliti gli uomini. E tutti volevano vederlo, toccarlo, avere un autografo, comparire in televisione con lui: stare con lui. E la televisione era diventato il nuovo paradiso: tutti volevano andarci e rimanerci per sempre, perché c'era Dio. Dio era finalmente famoso e finalmente Dio sarebbe stato amato, creduto, sperato. Come un vero divo (che poi significa divino). Peccato non averci pensato prima...

Quando mi sveglio da questo incubo il calore di un presepe brilla in un angolo della mia stanza. La televisione è irrimediabilmente spenta: non c'è proprio. E Dio è un bimbo. Il bimbo non ha pannolini prada o armani; non è uno scapolo d'oro da lasciare il fiato corto; papà e mamma sono un falegname e una ragazza semplice; devono insegnargli tutto: a camminare, a leggere, a scrivere, a mangiare composto. Attorno a lui c'è qualche animale e dei pastori che odorano di pecora e di bosco. Il Dio dalla vita indistruttibile, fuori dal tempo, misterioso creatore e signore del cielo e della terra è veramente alla portata di tutti: un bimbo in balia delle mani - delicate o ruvide - degli uomini. E così ancora oggi, 25 dicembre, posso prendere in braccio Dio. E mentre lo faccio scopro che è Lui a tenere me in braccio. E per questo spero e credo in lui. E per questo lo amo. E per questo voglio stare per sempre in Paradiso con Lui.


***
Auguri di cuore a tutti. Per un Natale volto all'essenziale: Dio e l'amore per gli altri.
Ci ritroviamo da queste parti il 31 dicembre.
Adesso c'è bisogno di silenzio.

domenica 21 dicembre 2008

Natale senza parole

Vorrei scrivere quelle parole.
Quelle parole che costringono a nascere.
Quelle parole che non trovo e non troverò mai: non sono mie.
Vorrei scrivere quelle parole.
Le cerco e trovo soltanto la sete di cercarle.
E natale è ogni mio giorno speso a desiderarle.
Ed è tutto quello che ho.
Oggi posso scrivere il mio infinito vorrei.
Così tu vuoi.
Domani mi parlerai all'orecchio.
E sentirò una sola parola.
E mi stupirò a scoprire che quella sola le contiene tutte.
E quel giorno sarà il mio
Natale.
Grazie a te.

giovedì 18 dicembre 2008

Consigli per gli acquisti

- Prof cosa ha chiesto a Babbo Natale?
- Libri
- Solo libri?!
- Solo libri!

Se volete regalare bei libri ecco la mia inadeguata lista delle pagine più belle lette o rilette quest'anno, secondo una classificazione per generi piuttosto incomprensibile:

Esistenziale parabolico
E.E.Schmitt, Oscar e la dama in rosa, Rizzoli
Corporeo mistico
P.Suskind, Il profumo, Tea
Solido magnetico
D.Grossman, Qualcuno con cui correre, Mondadori
Evocativo realistico
R.Bradbury, Fahrenheit 451, Mondadori
Essenziale teologico
C.McCarthy, La strada, Einaudi
Avventuroso avvolgente
J.Giono, L’ussaro sul tetto, Guanda
Elegante fiabesco
B.Muriel, L’eleganza del riccio, E/O
Essenziale provocatorio
A.Galdo, Non sprecare, Einaudi