Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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giovedì 19 novembre 2009

Vitadaprof

Prof finalmente oggi pomeriggio posso giocare alla play!
E come mai?
Perché domani non abbiamo le sue materie...

***
Prof può suggerirmi un libro da leggere, ho finito quello che ci aveva assegnato!

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Mentre spiego alcuni aspetti della vita di Manzoni, con l'ausilio di ritratti dell'autore.
Prof ma lei è uguale a Manzoni!

***

Prof lei ci disprezza!
Non è vero!
Sì prof, quando l'angolo destro della bocca si inarca verso l'alto...
Davvero?
Sì, è appena successo.
...

***
Prof lei dovrebbe leggere meno poesia... e guardare più spesso il grande fratello!

venerdì 27 febbraio 2009

E tu hai carattere?



ps. prof 2.0 è a Trieste per una conferenza e per vedere la città, per la prima volta. Ci si rivede sabato o domenica. Prof 2.0 ha il fiato corto, accetta inviti per vacanze!

mercoledì 7 gennaio 2009

Grazie al cielo!

Nevica da due giorni (la foto lo dimostra...). Le macchine sono pandori ambulanti. Le strade deserti freddi, tracciati da Suv che, per la prima volta, trovano una ragion d’essere che non sia la volontà di potenza. Gli alberi piegati dal dolce carico fioriscono in un'apoteosi di fiocchi bianchi come fiori di ciliegio. Prof 2.0 guarda il cellulare da quando si è svegliato e spera che arrivi il fatidico messaggio: la scuola è chiusa. Nulla.
La gente per strada è più buona, a differenza di quando finiscono le feste. Sarà la neve che rende tutto e tutti più immacolati, con il suo legare misteriosamente terra e cielo, come la pioggia non sa fare. La scuola è semideserta. Tanti hanno rinunciato, tanti non ce l’hanno fatta ad arrivare. I pochi alunni sopravvissuti si sentono in vacanza. Prof 2.0 li rimprovera per questo loro atteggiamento fancazzista nevaiolo. Cosa dovrebbe mai cambiare un po’ di vapore acqueo condensato che copre tutto nascondendo il grigio e rendendolo meraviglioso e aggraziato? Già. Cosa? Ipocrita. Prof 2.0 ipocrita! Tu che avevi aspettato lo stesso messaggio che aspettavano loro. E tu sei un adulto! E non solo tu. I tuoi colleghi, anche quelli insospettabili, ti confidano che speravano nello stesso messaggio... Tutti uguali: prof e alunni, questi sinceri i primi no... Tutti presi dalla smania del bianco. Trascorrono le ore di lezione in modo più piacevole e disimpegnato, dato il numero di assenti. Quando Prof 2.0 esce da scuola ammira lo spettacolo più bello: i bambini della materna giocano con le maestre nel cortile della scuola a palle di neve. Loro sono gli unici che hanno capito. Noi adulti abbiamo fatto anche oggi il nostro stupido dovere.
Sembra che domani e dopodomani la scuola resti chiusa.
Non siamo ipocriti: grazie al cielo!

martedì 9 dicembre 2008

Eroi in crisi

Leggo ad alta voce un passo dell'Iliade, immedesimandomi ora in Achille ora in Agamennone a contesa. Litigano per il regalo più bello come due bambini capricciosi, ma lo fanno con capacità retoriche straordinarie. Si contendono un'ancella-guancia-graziosa. Agamennone ammette candidamente che la preferisce alla moglie ormai stagionata... Achille gli rinfaccia la sua meschinità e ne mette in dubbio la capacità di comando. Agamennone offeso risponde con la ripicca: restituisco la mia, ma mi prendo la tua di ancella, tanto anche la tua è un'ancella-guancia-graziosa.

- Prof ma Agamennone è proprio un bambino!
- Già...
- Prof e poi che eroe è uno che fa schiave donne a destra e sinistra, tanto più che ha una moglie a casa...
- Già...
- Prof ma questo che si offende così è Achille?
- Già...

Decisamente gli eroi dell'Iliade sono in crisi e manifestano le falle della cultura che li ha generati... A volte sembrano personaggi di Beautiful...
Il romanticismo ha ammantato la Grecia e i suoi eroi di un alone di santità che i miei alunni hanno smascherato subito. Per fortuna mi è rimasto Ulisse...

- Prof ma anche Ulisse ha avuto un figlio da un'altra!
- Già... però Itaca almeno non è l'isola dei famosi...

martedì 21 ottobre 2008

La verità è un pesce pagliaccio

I miei alunni sono in Grecia. Io in classe, solo (lezioni regolari per gli eventuali presenti tra i non partiti: nessuno). Correggo i loro temi. Una specie di rito silenzioso, durante il quale me li immagino sedersi accanto a me, con i loro occhi spalancati e i loro volti intimiditi da qualcuno che legge la loro anima scritta su un foglio protocollo, che suona non solo burocratico, ma anche minaccioso. Passo con ciascuno di loro il tempo della correzione e attraverso quelle righe mi raccontano il (loro) mondo. La scrittura è un atto di fiducia: ci si mette in gioco, si scopre qualcosa e la si rivela a qualcuno. Correggere i temi è una delle mansioni più serie di un prof di italiano. E così passo il tempo con loro in un'aula vuota, con i loro errori di sintassi, con i loro slanci, con le loro paure, con le loro certezze... Ognuna delle loro vite scritte entra dentro di me che ho il terribile compito di giudicare e dare un voto: non alle vite, ma al modo in cui esse si raccontano.
Non è raro portare a casa perle come queste:

"Sincerità e verità sono due parole strettamente collegate l'una all'altra; sono come il pesce pagliaccio e l'anemone di mare, svolgono una simbiosi mutualistica, dipendono l'uno dall'altra".

"In realtà, il vero motivo per cui cerchiamo di camuffarci, non è il desiderio di voler sembrare migliori, ma il terrore che qualcuno, vedendo il nostro vero io, possa giudicarlo insignificante".

Oggi la classe è vuota. Loro sono in Grecia.
Oggi la classe è piena. Loro sono con me, nei i loro scritti.

venerdì 4 luglio 2008

La formula

Prof 2.0 ha ritrovato a proposito del post di ieri sull'autenticità una brevissima prosa di Buzzati, sua grande passione dell'ultimo anno di liceo. Ogni tanto la rileggerà per ricordarsela. Compito per casa per gli alunni-cittadini di Shit City: impararla a memoria. Non ci sono interrogazioni. Ma vi conviene studiare... Sarà la vita ad interrogarvi.

Di che hai paura imbecille? Della gente che sta a guardare? Dei posteri, per strano caso? Basterebbe una cosa da niente per riuscire ad essere te stesso, con tutte le stupidità attinenti, ma autentico, indiscutibile. La sincerità assoluta sarebbe di per se stessa un documento tale! Chi potrebbe muovere obiezioni? Questo è l’uomo, uno dei tanti se volete, ma uno. Per l’eternità gli altri sarebbero costretti a tenerne conto, stupefatti
D.Buzzati, La fornula