
«La correttezza della lingua è la premessa della chiarezza morale e dell'onestà. Molte mascalzonate e violente prevaricazioni nascono quando si pasticcia la grammatica e la sintassi e si mette il soggetto all'accusativo o il complemento oggetto al nominativo, ingarbugliando le carte e scambiando i ruoli tra vittime e colpevoli, alterando l'ordine delle cose e attribuendo eventi a cause o a promotori diversi da quelli effettivi, abolendo distinzioni e gerarchie in una truffaldina ammucchiata di concetti e sentimenti, deformando la verità»
C.Magris,
Microcosmi, pp. 111-112
Capite, ragazzi miei, cosa c'è in gioco?
La mia pignoleria non è fine a sé stessa...
Se lo diventasse scioperate contro di me, sarò alla testa del corteo: "Abbasso Prof 2.0!".