Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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venerdì 12 giugno 2009

Piccoli uomini e donne crescono

Ieri sera gelato con i miei alunni.
Dovreste vederli come sono eleganti. Per una pizza.
Si parla di tutto.
Dal gusto del gelato ai libri per le vacanze.
Dal colore che ha la notte al profumo dell'estate che comincia.
Dalla paura delle strade buie al colore della libertà.
Dovreste vederli affacciarsi dalla finestra del futuro, con gli occhi pieni di gioia.
Il loro cuore vibra, un cuore pieno di paure e incertezze, ma un cuore vivo.
Un anno di scuola si spegne nel letto di una notte che culla tutti questi cuori.
Oggi abbiamo tutti un anno.
Dovreste vederli.

venerdì 28 marzo 2008

Gelato e alunni

Ore 15.30. Squilla il cellulare. Un alunno. Ho dimenticato che avevo appuntamento per prendere un gelato con alcuni ragazzi conosciuti durante una supplenza. Ed eccomi là dopo pochi minuti grazie al passaggio di una persona cara con cui stavo chiacchierando talmente bene che mi ero dimenticato di tutto il resto.
Erano in 7. Con i loro visi luminosi e divertiti. Anche i professori mangiano il gelato. Sì i professori fanno tutto quello che fanno gli altri uomini. I ragazzi pensano che noi siamo professori prima che uomini e vederci con il viso sporco di cioccolato li proietta in un mondo meraviglioso in cui i professori sono persone normali come loro: mangiano gelato, vanno al cinema, giocano a calcio, suonano la chitarra...
Bisbigliano, sorridono, chiedono, rispondono. E la loro vita passa dentro la tua. E la tua dentro la loro. E non sai come, ma percepisci cosa è diventare padre. O madre. Ed è il motivo per cui insegnare è un mestiere impagabile (oltre al fatto che realmente non viene pagato...).