Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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venerdì 27 marzo 2009

Per antonomasia

Questa figura retorica serve a sostituire un nome proprio con un nome comune che viene elevato a modello e simbolo di quello stesso nome o viceversa: l'Apostolo (per S.Paolo), il divino Poeta (per Dante), un giuda (per indicare un traditore), un dongiovanni (per indicare un corteggiatore spregiudicato).
Ci sono alcune "antonomasie" che non possiamo non prendere in considerazione, con preoccupazione linguistica, non moraleggiante...

La Casa: è un posto dove una serie di personaggi non ben identificati (la maggiorata, il cieco, l'idraulico, il rumeno...) non fanno niente dalla mattina alla sera.
La Fattoria: un tempo era piena di animali ("nella vecchia fattoria..." abbiamo cantato tutti) ora (la nuova fattoria) è piena di uomini, che fanno il verso agli animali e i versi degli animali.
L'Isola: un tempo era Itaca, un luogo dove qualcuno cerca di tornare nella speranza di riabbracciare i propri cari, ora è un posto dove trovi un gruppo di cretini che cercano di diventare famosi, facendo finta (al contrario della Casa) di fare qualcosa dalla mattina alla sera.
Amici: sono persone che, cercando di dimostrare di saper fare qualcosa, si scannano tra loro al ghigno compiaciuto di un terzo (preferibilmente una terza con voce da uomo) che li aizza.
Uomini e donne: sono esponenti del genere umano che si scannano in pubblico al ghigno del già citato terzo, nella speranza di accoppiarsi.

Io ancora a quei nomi associo certe emozioni, certi ricordi, certe presenze. Reali.
Cosa rappresenteranno molto presto sui loro fogli di carta i bambini quando la maestra chiederà loro di disegnare una casa, un'isola, una fattoria, un amico, un uomo, una donna?
Preferiamo il reality alla realtà.
La seconda è così ripetitiva, banale e scontata...

venerdì 13 giugno 2008

Macheronic English

Dear mam,
i want to raccont you things about my soggiorn in London. My English is not molto well, so i write you qualche thing as i can.
Today in London is the solit day of copert sky, and it can rain from a moment to another. For this reason you must ever port an umbrella with you and don't scord your kway, that is impermeable jacket wich repare yourself from the water that falls from the damned wet sky. When you esc from the house there a lot of beautiful kids that enter in the schools. They speak in English, and that is very sorprendent bacause they are very little and have imparated this lenguage, nonostant their small age. I invid them very much. Then you must go to your school to migliorate your conoscenz of language and to speak with other people that knows less than you about things that are not important. But it's the system and you can't change it. The teachers of the school are very gentil with me, overall if i pay my iscrition to the course. The autobuses are very tall, two floors, with attic and kitchen if you want. Every morning all people go di frett, bacause here all people are important businessman, also the women. They go to the city, that is a place full of money, but i have never saw a monet on the floor. I don't know why. To go to your lesson you must prend the tube, that is not a long piece of gom, through wich pass the water, but a sort of train that goes under earth. When you arrive in a fermat a gentle voice says: "mind the cap", if qualcun scord his cap on the sit. They are very gentle in recording you that. The city is full of beatiful things, overall many gardens in wich you can see very very animals: scoiattols, pellicans, cignos, papers and gabbians. Insom a lot of strange animals, that in Italy we cant see spess. You can incontr also the queen, bacause the queen lives in his palace, near the centre. You can gust many tipes of beers. They are very good, but they cost very much. The problem of the money is not easy to resolve. They have a strange money, that is divers from the nostr one. The name is paund. One paund is cent pens. Nothing cost less of 5 paunds, so you must send me a lot of other money for my things. The people are very gentle, they say spess the same thing: "Sorry", that means: "Sorridi" in italian. But it is a little bit strange. In fact when somebody calpest your feet he say to you: "Sorry". You must do the sforce of sorry, non ostant the dolor of the feet. When you starnutisc somebody say "Bless you", that means "tu sei benedetto", but i think that port a little of sfig... because you are ill and starnutisc and they say you are fortunate. I dont understand this.
There are very very things that i can raccont to you, but for the moment that's is abbastance. I salut you with very affect and i kiss you.
Your devoted son.

giovedì 12 giugno 2008

Such a mess!

C'è una battaglia cruenta che si sta svolgendo. Il campo di battaglia è il cervello di Prof 2.0. Da un lato un esercito sterminato, compatto e ben organizzato composto dalla pesante cavalleria della sintassi italiana, la cui strategia principale è la perifrasi: aggirare il nemico e accerchiarlo da tutti i fronti. Dall'altro un esercito meno organizzato e meno numeroso, ma più rapido ed efficace: la fanteria leggera della frase inglese, la cui strategia è una sorta di guerra lampo. Concentra lo sforzo in alcuni punti e poi ritirati.
La battaglia è cuenta e faticosa. Sono due mondi che entrano in conflitto e i risultati sono spesso frustranti. Ti viene da tradurre ogni cosa che vuoi dire e questo crea dei mostri linguistici incomprensibili per un inglese. Devi buttarti in quella pericolosa guerra lampo, accettare la sfida della vertigine di una frase che non hai programmato. E a volte capita di sorprendersi di essere arrivati alla fine sani e salvi e magari avendo detto quello che volevi dire davvero. Il più delle volte invece il pesante esercito italiano ha la meglio, ma al prezzo di una lentezza nelle operazioni snervante...
Il fronte su cui l'esercito inglese sta vincendo è quello della lettura: smettila di leggere le parole sillaba per sillaba come si fa in italiano e concentrati sulle sillabe accentate. La strategia giusta è: mangia tutto il resto e stai pronunciando bene!
Sul fronte sintattico la battaglia per ora, purtroppo, è saldamente in mano all'esercito italiano...
Prevale la rapidità delle operazioni dell'esercito inglese nella scrittura, ma delude la capacità di ascoltare delle truppe in questione.
L'esito della guerra è incerto. L'unica certezza è che alla fine della giornata il campo di battaglia è ridotto veramente male...