Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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mercoledì 17 dicembre 2008

Life Bites

Oggi su Disney Channel esce una delle puntate scritte da Prof 2.0 per una sitcom (età scuola media). Ancora non le ho viste neanche io. Speriamo bene...

Ecco gli orari:

"M'ama non m'ama" - 17 dicembre - ore 18.50

"Paghetta" - 24 dicembre - ore 18.50

"Maschi e femmine" - 30 dicembre - ore 18.50

ps. credo che ogni giorno ci sia una replica alle 21.35.
Buon divertimento (almeno spero)!

lunedì 2 giugno 2008

The great pretender

"Io considero il mondo per quello che il mondo è: un teatro dove ognuno deve rappresentare una parte, e la mia è una parte seria"
Shakespeare, Il mercante di Venezia

To Pretend
: in inglese significa fingere. La radice latina indica il tendere in anticipo.
Andiamo al cinema per conoscere la vita in anticipo. L'attore finge (pretend) un ruolo e ne osserviamo le conseguenze nell'arco di due ore. Se chiediamo a qualcuno di raccontarci la sua vita non racconterà dal momento in cui è uscito dal grembo della madre fino al momento della domanda, sarebbe una noia. L'interrogato farebbe delle scelte strategiche, quelle tipiche di un racconto, selezionerebbe. Chiedersi cosa scieglieremmo per il racconto della nostra vita è un esercizio formidabile. Quelle scelte nel racconto sono la vera sostanza della nostra vita. In un film il regista sceglie di una vita solo quegli snodi fondamentali funzionali a raccontarla tutta intera, senza bisogno di raccontarla secondo per secondo. La nostra vita non possiamo viverla in anticipo, se non nel cuore di personaggi fittizi. La nostra vita possiamo solo viverla, ma è anche vero che la direzione della nostra vita è dettata da una parte che abbiamo scelto e quindi ogni evento è sensato all'interno di una narrazione che di essa ci facciamo in anticipo. Di alcune persone si dice: si fa troppi film... Ed è un difetto. Ma tutti ci facciamo, volenti o nolenti, un film della nostra vita. Non possiamo viverla in anticipo, ma sì raccontarcela in anticipo, quello lo facciamo tutti. Ogni momento diventa così un perchè (causa) e un affinchè (fine), come in un film. Il personaggio fa una certa azione perchè gli sono successe delle cose e perchè ne vuole ottenere della altre. Se studio per un esame è perchè ho scelto una certa facoltà e perchè voglio diventare dottore. La trama della vita è l'insieme delle scelte. Pretend: fingere e tendere in anticipo.
Senza sceneggiatura la vita non esiste, non ha trama. E l'uomo sceneggia continuamente la propria vita per darle un senso, il segreto è essere, come diceva la canzone, "a great pretender".

domenica 6 aprile 2008

Le pagine hanno le orecchie

Gli amici di Prof 2.0 godono di un privilegio. Possono maltrattare i libri che Prof presta loro. Segnare dei passi. Fare le "orecchie" sugli angoli delle pagine. Che direste di una camera da letto che non manifestasse la personalità di chi la abita? I libri non si leggono si vivono. E questo lo sa bene Sceneggiatrice Cuore Pensante (SCP) con la quale Prof sta scrivendo una commedia per il cinema, insieme anche a Sceneggiatore Testa di Nuvole (STN). SCP dopo una giornata di lavoro sulla sceneggiatura restituisce a Prof un libro prestato qualche tempo fa. Il libro è pieno di orecchie. SCP sa che non deve rimetterle a posto. Prof 2.0 torna a casa. Il libro è alto il doppio. Spiega, in senso fisico e non solo, le orecchiute pagine una ad una e su una di esse legge un pezzo di dialogo, un rabbino parla ad un artista in crisi creativa:

"Un artista che non riesce a esprimere la sua arte è come un Rabbì che ha perso la chiave del cancello che deve varcare per raggiungere il Padrone dell'Universo. Ma il nostro Rabbì ci ha insegnato che gli ostacoli ci vengono dati per rafforzare il nostro desiderio. Più una cosa è nascosta all'uomo, più egli la desidera, e maggiori sono le possibilità che un giorno egli la scopra. Pregherò affinchè presto tu possa superare questi ostacoli"

Non vale solo per l'arte.
E questi sono doni che solo le pagine orecchiute ti sanno fare.