Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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giovedì 14 maggio 2009

I love shopping

In giro con una sorella di passaggio da queste parti, non ho tempo di scrivere.
Anche i prof ogni tanto devono andare a fare shopping...

lunedì 12 gennaio 2009

Una sedia

Questa meravigliosa foto di sorella-desperatehousewife mi ha fatto tornare in mente una pagina che avevo scritto qualche tempo fa per fratello-happydays: una sorta di capitolo spurio del Piccolo Principe.
***
Nel pianeta successivo il piccolo principe vide una sedia. Era vuota. Il piccolo principe non aveva mai visto una sedia e si avvicinò. Senza saperlo quello che fece fu sedersi. Era su una spiaggia e la sedia era rivolta verso il mare. Si sedette tenendo le gambe sollevate, stringendole tra le braccia. Riusciva a stare tutto rannicchiato come una noce. Chiuse gli occhi. Si sentiva solo il rumore della schiuma. Il vento arruffava i capelli mai pettinati.
Rimase in silenzio ad ascoltare.
“Cosa fai tu sulla mia sedia?” – lo interruppe spaventandolo una voce.
Era un uomo dai piedi scalzi. Abbronzato dal sole e levigato dal vento.
‘Sono strani i grandi’ pensò il piccolo principe. Usano sempre la parola mio, anche quando non ce n’è ragione. Li fa sentire più sicuri.
“Scusami, ma non sapevo fosse una sedia” – rispose all’uomo che lo fissava.
“Non sapevi che fosse una sedia? – disse l’uomo dagli occhi neri – ma da dove vieni, dalla giungla?”
“No, non conosco quel pianeta... Vengo dal mio asteroide. Lì ho lasciato la mia rosa” - rispose il piccolo principe.
“Ah capisco…” - disse l’uomo incerto.
“Cosa è una sedia?” - chiese allora il piccolo principe.
“La tua domanda è alquanto inadeguata, ragazzo!” - rispose l’uomo.
“Perché? Mi sembra la più importante, perché io la prossima volta ne faccia buon uso… - ribattè il piccolo principe – ma tu perché dici cose così complicate? Sarebbe più facile rispondere… Chi sei?”
“Sono un filosofo” - rispose l’uomo chiudendo gli occhi fino a ridurli una fessura.
“Un filosofo e una sedia. Adesso sono due le cose che non conosco…” - disse il piccolo principe un po’ preoccupato.
“Il filosofo è chi ama la sapienza. La sapienza è la conoscenza profonda delle cose” – disse l’uomo della sedia.
“Non si conoscono che le cose che si addomesticano” - rispose il piccolo principe “l’ho imparato dalla volpe. Ma non mi aveva detto di essere filosofo. E’ più simpatico volpe di filosofo. E’ più facile almeno…”.
“Anche tu sei un filosofo. Sai già tutte queste cose alla tua età. Si conoscono solo le cose con le quali creiamo dei legami – disse il filosofo e continuò – e per i legami ci vuole tempo”.
“Anche questo mi ha detto la volpe. Dovevo tornare da lei tutti i giorni alla stessa ora; prima in silenzio, poi a poco a poco aggiungere una parola. Poche parole ogni giorno. Così l’ho addomesticata. Così siamo diventati amici” - disse il piccolo principe scrutando il volto dell’uomo.
“Quindi la tua domanda sulla sedia era inutile…come ti avevo detto…”- rispose l’uomo in un sorriso.
“Non capisco, signor filosofo” - rispose il piccolo principe, ricambiando il sorriso.
“Una sedia è il luogo necessario ad addomesticare tutte le cose. Ti metti lì davanti a ciò che vuoi addomesticare. In silenzio. E ogni giorno si aggiunge una parola. Senza una sedia è impossibile diventare filosofi” - disse l’uomo.
“Ne farò una sul mio pianeta. Voglio essere filosofo anche io. Per prendermi cura di tutte le cose del mio pianeta. Non sapevo che si potessero ascoltare così…” - disse il piccolo principe – “Tu da cosa hai cominciato?”.
“Dal mare. Dalla sabbia. Dal vento” – rispose l’uomo.
“E sei riuscito ad addomesticarli?” – chiese il piccolo principe preoccupato.
“E’ troppo presto per raccontarlo. Troppo lungo…” rispose l’uomo.
“Beh ma allora a che ti serve la tua filosofia?” – chiese il piccolo principe.
“Se hai pazienza ti insegno a costruire una sedia” – rispose l’uomo disegnando delle figure sulla sabbia con il piede.

giovedì 13 novembre 2008

La bellezza è scelta

Ringrazio sorella-lost per questo video che ho rubato dal suo blog:


ps. continuate a commentare il post dell'10 novembre "Anche i genitori piangono", stanno venendo fuori argomenti molto interessanti.

sabato 1 novembre 2008

Non mi lascio intimorire

Sorella-sex&thecity: "Non mi lascio intimorire".


Prof 2.0: "Da chi?".

Sorella-sex&thecity: "Da chi ti vuole fare perdere l'entusiasmo, da chi si illude di potere controllare le persone, da quelli che sono privi di immaginazione... che sono già morti e non lo sanno".

Prof 2.0: "Sorella ti voglio bene!".

domenica 12 ottobre 2008

Avrò il tempo?

Oggi Prof 2.0 non ha il tempo di un post fatto di parole. Ma vi regala un post di foto. Foto di uno sguardo meravigliato sul mondo. Foto che destano la meraviglia per il mondo. Foto che scacciano la noia descritta nel post precedente. Foto che aiutano a ringraziare per tutta la bellezza che l'uomo sa regalare gratuitamente all'uomo.
Foto di sorella-desperatehousewife (in arte galatina) che meritano un voto (se volete e avete tempo).
Questa è la mia preferita...

***

"Sì nella sala irrompeva la bellezza, tutta la bellezza del mondo; era là davanti a me, mi veniva regalata... l'unica cosa di cui ho memoria è che da quel momento sono guarito. Addio sconforto! Addio depressione! Volevo vivere. Se al mondo c'erano cose così preziose, così piene e così intense, l'esistenza mi attirava... "Avrò il tempo di scoprire tutte le meraviglie che rigurgita il pianeta?"
"La mia storia con Mozart", di E.E. Schmitt.

sabato 4 ottobre 2008

Sorella dove sei?

Oggi è il compleanno di sorella-lost.

Sorella-lost è una fiore del mediterraneo.

Sorella-lost balla il flamenco e come il flamenco è sospesa tra cielo e terra.
Sorella-lost vaga nell'isola aiutando gli altri a ritrovarsi, ma si dimentica di sé.
Sorella-lost dice la verità come pochi e come tanti non l'accetta.
Sorella-lost spiega i quadri portandotici dentro. E dovrebbe fare la prof 2.0.
Sorella-lost è un'amica che ti salva.
Sorella-lost è un orecchio che ti ascolta.
Sorella-lost è uno specchio che ti fa sentire bello.
Sorella-lost è una pennichella pomeridiana.
Sorella-lost è una passeggiata in riva al mare o un passaggio la sera tardi.
Sorella-lost è una foto dai colori accesi.
Sorella-lost è un cuore troppo aperto.
Sorella-lost è un temporale estivo.
Sorella-lost è un quadro impressionista.
Sorella-lost è una lacrima attraverso cui guardare il mondo.
Sorella-lost è un sms che non ti aspetti e di cui avevi bisogno.
Sorella-lost è laquintafiglia.
Sorella-lost è mia sorella.

sabato 20 settembre 2008

Sorella-desperatehousewife birthday

Sorella - desperatehousewife è desperatehousewife:

- perché è la sesta di sei figli: vessata dai primi cinque, ma anche supercoccolata e un po' viziata.
- perché dove lei passa tutto torna in ordine. Più un luogo è in disordine più gode a metterlo a posto, tanto da averne fatto una professione (architetto restauratore).
- perché è talmente impegnata "sul lavoro" (come ama dire) da non riuscire a compaginare tutte le faccende che deve sbrigare, ma poi in realtà ha già risolto anche le tue.
- perché è bella come quelle lì della serie americana, ma anche dal vivo.
- perché farà finta di essere disperata per farsi coccolare da suo marito.
- perché sarà una mamma postmoderna, capace acrobaticamente e contemporaneamente di portare i figli a scuola, mandare una mail, truccarsi e schizzare un progetto sulla sua agenda.
- perché continuerà a disperarsi per il suo fratello prof, di cui sa interpretare alla perfezione pause, ritmi, silenzi.
- perché continuerà a fotografare come solo lei sa fare il mondo e farà disperare per questo tutti quelli che la accompagneranno a vedere il mondo.
- perché è sensibile come la pelle di un neonato.
- perché non sopporta di vederti soffrire.
- perché... mi assomiglia, ma ha l'antidoto.

ps. Senza di lei credo che mi sarei perso più volte...

sabato 28 giugno 2008

Flamenco

Sorella-lost (che ha un blog) balla il flamenco. Ieri ha dato prova della sua passione in un saggio a cui Prof 2.0, trovandosi a Londra, non ha potuto partecipare purtroppo... Prof ha potuto assistere solo una volta ad uno spettacolo di flamenco in cui sorella-lost ha dato prova della sua bravura. Sorella-lost ha proprio il fisico da flamenquera, con la sua bellezza tutta mediterranea. Di quella sera prof ha un ricordo nitido, che si porta nel cuore. Il flamenco è una metafora della vita. Il corpo sembra essere il luogo in cui cielo e terra si incontrano. Le gambe si muovono decise e scattanti verticalmente, i piedi colpiscono il suolo con battute ritmate e violente, quasi a volere risvegliare la terra dal suo torpore e a ribadirle l'appartenenza del proprio corpo. In contemporanea le braccia si muovono sinuose, tracciando figure curvilinee e arcuate nell'aria, segnalando alle gambe, che si fissano come radici, l'estrema libertà della vita dell'uomo, che pur essendo di terra non le appartiene del tutto. Le mani si slanciano verso il cielo, come rami che fioriscono in mille intrecci. Gambe come radici, braccia come rami. Alla fine del ballo lo spettatore si sente rinfrancato, ha sperimentato un ordine nel disordine, la libertà nella pesantezza della terra, ha accettato la sua condizione tellurica, ma si è ricordato di mescolarla con il cielo. Il corpo della flamenquera è anello tra terra e cielo.

ps. auguri a sorella-lost per domani. Continua a ballare tra cielo e terra.
pps. domani pomeriggio prof torna a Milano. A Londra ci sono 20 gradi e si sta una meraviglia...

martedì 24 giugno 2008

Sister sex&thecity

Oggi è il compleanno di sorella sex&thecity. Qualche tempo fa qualcuno chiedeva la ragione degli epiteti omerici postmoderni ispirati ai telefilm e attribuiti ai componenti della famiglia. Gli epiteti sono relativi non tanto al contenuto specifico dei telefilm, ma al loro "mood", al loro colore. Così sorella sex&thecity ha il mood di quella serie: si veste magnificamente, è (al momento) una single affascinante e carismatica, a volte snob e ricercata al punto giusto... Fin qui il mood. Ma la sorella vera ha come caratteristica specifica un cuore con un coefficiente di dilatazione fuori del comune: nel silenzio ama e ama con il silenzio. Quando prende la parola è per dire qualcosa che ha significato e peso proprio perchè proviene da quel silenzio, che non è assenza, ma presenza discreta e meditata. E per questo forte e delicata insieme.

Se non mi fossi sorella, ti avrei scelto amica.
Ma ancora una volta il cielo è stato generoso e mi ha donato entrambe.

mercoledì 16 aprile 2008

Tre sorelle

Prof 2.0 ha un privilegio che non tutti possono permettersi.
Ha 3 sorelle: sorella - sex&thecity, sorella - lost, sorella - desperatehousewife.
Ci sono almeno 20 buoni motivi per ritenerlo un privilegio:
  1. ne hai sempre una da consolare
  2. ne hai sempre una da buttare giù dal letto
  3. ne hai sempre una che ti accompagna quando sei a piedi
  4. ne hai sempre una che ti aiuta a sparecchiare
  5. ne hai sempre una da prendere in giro
  6. ne hai sempre una da affogare
  7. ne hai sempre una a cui fregare qualcosa che ti serve
  8. ne hai sempre una che ti passa gli mp3
  9. ne hai sempre una che ti fa ridere
  10. ne hai sempre una che ti fa preoccupare
  11. ne hai sempre una da far conoscere ad un tuo amico
  12. ne hai sempre una che un tuo amico vuole conoscere
  13. ne hai sempre una che non la capisci e non sai cosa fare
  14. ne hai sempre una che ti capisce e sa cosa fare
  15. ne hai sempre una che ti spiega una cosa che non sai
  16. ne hai sempre una che ascolta quello che dici
  17. ne hai sempre una che ti scrive una email
  18. ne hai sempre una con cui chattare
  19. ne hai sempre una che occupa il bagno perchè deve truccarsi
  20. ne hai sempre una che è tua sorella
Prof 2.0 ha ricevuto tanti doni dalla vita, ma senza le 3 sorelle non sarebbe vita la sua.

sabato 12 aprile 2008

Otto sotto un tetto...

Prof 2.0 vola su quello che resta dell'Alitalia alla volta della sua città natale per ottemperare ai suoi doveri di cittadino votante. Non può influenzare le sorti del voto e quindi non esprime il suo (comunque ininfluente) parere. L'instabilità politica favorisce l'unità della famiglia 2.0. Come farebbe Prof 2.0, che ha un papà e una mamma, 2 fratelli e 3 sorelle più o meno sparsi sul territorio nazionale a riunirsi così spesso con l'intera famiglia se il governo non cadesse con questa frequenza? Certo ci somo mezzi meno traumatici per unire una famiglia, ma almeno qualcosa di unito resta... Ad accoglierlo nell'ordine: sorella-sex&thecity, fratello-happydays, sorella-desperatehousewife, papà-CSI, sorella-lost e dulcis in fundo mamma-ER. Manca solo fratello-walkertexasranger che si farà vivo domani...
Prof 2.0 non deve inventare nulla per creare i suoi personaggi...