A Londra con un gruppo di quindicenni. Dopo una prima parte della scorribanda insieme, il gruppo decide di dividersi in due. Una parte andrà a visitare la National Gallery (un posto con quadri immortali di Leonardo, Piero della Francesca...) e l’altra a fare shopping in giro per le vie più cool della città. A Prof 2.0 tocca accompagnare il secondo gruppo, assetato di marche e gadget. Primo obiettivo da raggiungere un famoso negozio di abbigliamento, presente solo in tre città del mondo. Avere una maglietta di questo marchio significa essere parte di una elite. Il luogo è una vera e propria esperienza esistenziale. Non ci sono nomi o insegne. Un palazzetto anonimo al cui interno avviene la magia. Pareti nere, un profumo delicato che pervade ogni stanza, musica disco e commessi usciti dalle copertine di una rivista di moda. Se vuoi essere qualcuno devi comprare una maglietta qui. E il negozio è pieno di gente con pile di indumenti da provare, con occhi che brillano di identità ritrovate. La coda per pagare si aggira attorno ai 30 minuti. Quella per provare il doppio… Prof esce. Non avrebbe comprato nulla, anche solo per la fila. I quindicenni escono trasformati, un supplemento di identità gli si è stampato addosso. Un surrogato di anima che li rende più forti, felici, capaci di essere. I venditori di identità fanno soldi a palate. I quindicenni in cerca della loro le comprano volentieri. Prof 2.0 alla loro età era tale e quale. Per certi versi è rimasto tale e quale e per questo li capisce. Ma sa bene che questo non basta ad essere sè stessi, soprattutto se poi la maglietta-identità si restringe dopo il primo lavaggio...
Sogni
5 anni fa