Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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mercoledì 2 aprile 2008

Il punto di vista delle cose (Brevi storie d'amore e disamore) - 5

Avremmo dovuto parlare. Ma di cosa poi, se i corpi erano le nostre parole? Che te ne fai della materia aerea delle parole se la parola è il tuo corpo? Non ricordo se tra noi ci sia mai stato un momento in cui coincisero i corpi con le anime e nel vedere l’uno vedevamo l’altra. E rimanemmo insieme proprio per questo: a cercare e ricercare quella trasparenza, che ci era stata promessa dall’amore. Ma senza cambiare ricetta. Quando mi guardò come fa una sconosciuta non mi stupii, né sentii il pungiglione del dolore. Si era compiuta la traiettoria. Prima di sparire tra le lacrime chiese:
Chi sei veramente?
Non risposi.
Mi limitai a fare quello che fa uno SPECCHIO. Riflette, persino il vuoto che ha di fronte.
FINE

PS. Tanti hanno identificato l'oggetto in cose diverse. C'è chi ha pensato si trattasse della "vita". E questo è stato un dono per me...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto molto bello!lei prof, ha una capacità incredibile di affascianre con quello che scrive e lo fa micidialmente bene.Scrive molto bene, ha una notevole creatività...ma mi domando però: perchè tutta questa autocelebrazione???!!!mi sembra un po' troppa!

Prof 2.0 ha detto...

Grazie dei complimenti e della schiettezza Anonimo. Ho risposto a questa domanda già in altri post: Intermezzo paradisiaco e nell'ultimo appena aggiunto ispirato al donchisciotte moderno (Forrest Gump). Anche donchisciotte si autoesaltava, ma faceva ridere! E credo che anche in quello che scrivo ci sia questa autoirrisione. Rido di me stesso, o almeno ci provo.
Se poi vuoi una risposta in 5 parole direi "il talento è patologia addomesticata".
a presto