Da dove vengono fuori i generi letterari? Donde traggono origine il giallo, il noir, il rosa, l'epica...
Perché li chiamiamo generi come il maschile e il femminile?
Basta con i discorsi esclusivamente storico-sociologico-letterari a cui ci ha abituato la scuola di Gentile (fatta tutta di "storia del..."), e dopo 100 anni questa sarebbe pure una cosa da riformare?! Basta!
I generi vengono fuori, come la letteratura tutta, dalle domande fondamentali dell'uomo sulla realtà e su sé stesso. Domande a cui l'uomo cerca, come ha sempre fatto e fa sin da bambino, di dare risposte narrative.
E così non ci sarebbe giallo se l'uomo non si chiedesse: quale è la verità? dove si nasconde?
Non ci sarebbe epica se l'uomo non volesse sapere: chi e come salverà il mondo dal male?
Né horror senza chiedersi: di cosa ho paura? quale il limite tra l'umano e il non umano?
Né commedia romantica senza domandarsi: cosa è l'amore? come si impara ad amare?
Nè biografia senza il quesito: è stata una vita felice o no?
... e via di seguito.
La letteratura non è un passatempo, non è un gioco.
La letteratura è disporsi alle domande giuste e dai generi che amiamo di più potremo intuire cosa stiamo cercando.
Leggere i libri giusti è custodire l'uomo.
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ps. i miei alunni si sono scandalizzati quando ho detto che Kung-fu Panda e il Gladiatore appartengono al genere epico tanto quanto l'Iliade. I miei alunni sono molto più accademici di me. Mi devo preoccupare?
pps. quando un alunno ti interrompe e ti chiede assetato: perché non ci dà dei libri da leggere? Allora te ne torni a casa tranquillo: non sapete quello che vi aspetta!
Cominciamo da quello dell'immagine. Poi vi spiegherò perché.