Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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mercoledì 18 febbraio 2009

Il colombre

Oggi abbiamo lavorato con grande soddisfazione sul racconto di Buzzati "Il colombre" (cliccate per scaricare il testo). Un racconto breve e ricco di mistero, come Buzzati sa fare. La storia di Stefano Roi, che scappa dalla maledizione di questo pescecane che lo insegue per i mari. Il mare per il quale Stefano prova un'attrattiva irresisistibile. Un racconto emblematico delle due dimensioni di un personaggio ben costruito: "desire" e "need". Il desire è il desiderio, l'obiettivo consapevole del personaggio (diventare un marinaio e navigare in mare aperto). Il need è il bisogno, ciò di cui il personaggio ha bisogno veramente senza esserne consapevole. Ed è proprio del Colombre che Stefano ha bisogno. E non lo sa. E lo fugge. Un racconto che in 3 pagine contiene il mistero di ogni vita: la continua incerta battaglia tra ciò che crediamo di volere e ciò di cui abbiamo veramente bisogno e che ci farebbe felici. Ma, paradossalmente, ne abbiamo paura...

"Prof." - alza la mano Alunnamilledomande.
"Sì" - risponde Prof 2.0.
"Ma Stefano alla fine è stato un superficiale! Ha fallito il suo vero obiettivo!" - afferma seccata Alunnamilledomande.
"Proprio così" - risponde Prof 2.0, a cui il cuore sorride, di nascosto.

venerdì 4 luglio 2008

La formula

Prof 2.0 ha ritrovato a proposito del post di ieri sull'autenticità una brevissima prosa di Buzzati, sua grande passione dell'ultimo anno di liceo. Ogni tanto la rileggerà per ricordarsela. Compito per casa per gli alunni-cittadini di Shit City: impararla a memoria. Non ci sono interrogazioni. Ma vi conviene studiare... Sarà la vita ad interrogarvi.

Di che hai paura imbecille? Della gente che sta a guardare? Dei posteri, per strano caso? Basterebbe una cosa da niente per riuscire ad essere te stesso, con tutte le stupidità attinenti, ma autentico, indiscutibile. La sincerità assoluta sarebbe di per se stessa un documento tale! Chi potrebbe muovere obiezioni? Questo è l’uomo, uno dei tanti se volete, ma uno. Per l’eternità gli altri sarebbero costretti a tenerne conto, stupefatti
D.Buzzati, La fornula