Parte di un tema di una ragazza di 17 anni sul bilancio di un anno scolastico ormai al termine:
"Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire"[Leonardo da Vinci].
Sicuramente 17 anni sono pochi per un bilancio di questo genere, ma dopo aver perso un anno a scuola, mi sono convinta che il tempo è un bene prezioso... Quest'ultimo periodo, fatto di tanto studio e tante interrogazioni, è stato la dimostrazione che sfruttando in modo vantaggioso ogni minuto della giornata, e dedicandomi allo studio in modo assiduo e concreto, ho arricchito la mia persona di tutte quelle cose che non mi avrebbero mai gratificata tanto se cercate in altre realtà. Fino a qualche mese fa, consideravo la scuola un obbligo dal quale mi sarei voluta liberare il piu' presto possibile... Mi considero una persona che quando non riceve gratificazioni, tende a dare la colpa agli altri per il proprio malessere; ma dopo aver passato mesi, forse anni ad incolpare persone ingiustamente, mi sono resa conto che la causa del mio male ero io: non sono mai stati gli altri ad avermi allontanato dalla scuola, dalla famiglia, dal mio modo di essere; sono stata io a scegliere di stornare da me ogni cosa che non mi recava soddisfazioni per il semplice fatto che non le meritavo. Ognuno è libero di fare qualunque cosa a questo mondo, ma presto o tardi dovrà fare i conti e prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Io ho pagato, e continuo tutt'ora a pagare le mie mancanze, la mia ingenuità e testardaggine a non voler ascoltare consigli che invece mi avrebbero sicuramente aiutata. Tuttavia, pagare il prezzo dei miei errori è stato un bene: in primo luogo perchè ho saputo distinguere il bene dal male, in seguito, perchè, con il senno di poi, ho saputo riconoscere gli errori prima ancora di commetterli...
Quest'anno ormai volge al termine e sono felice di aver finalmente trovato nella scuola "la F."che avrei voluto, di aver trovato del pulito in questo mondo sporco; un mondo che mi ha definito coraggiosa perchè testarda e capace di affrontare scelte difficili per la mia età, un mondo che pero' non si è mai accorto di quanto io sia sensibile perchè le apparenze, a mio avviso, sono solo futili gustificazioni. Sono cresciuta finalmente, ho imparato ad amare gli ostacoli per poi superarli ed ho capito che solo le parole non bastano, perchè sono i gesti a rendere veramente cio' che si è. Non mi importa così tanto di come andrà a finire quest'anno scolastico rispetto al risultato che so già di aver ottenuto.
PS. Il tema è stato giudicato insufficiente dall'insegnante (non è Prof 2.0!), soprattutto perchè non sincero... Secondo Prof 2.0 neanche Dante avrebbe ottenuto la sufficienza: racconta di essere stato nell'aldilà, che bugiardo!
Che terribile responsabilità ci prendiamo noi prof sui cuori di questi ragazzi, quando ci permettiamo di dare insufficiente anche al loro cuore...
"Siccome una giornata bene spesa dà lieto dormire, così una vita bene usata dà lieto morire"[Leonardo da Vinci].
Sicuramente 17 anni sono pochi per un bilancio di questo genere, ma dopo aver perso un anno a scuola, mi sono convinta che il tempo è un bene prezioso... Quest'ultimo periodo, fatto di tanto studio e tante interrogazioni, è stato la dimostrazione che sfruttando in modo vantaggioso ogni minuto della giornata, e dedicandomi allo studio in modo assiduo e concreto, ho arricchito la mia persona di tutte quelle cose che non mi avrebbero mai gratificata tanto se cercate in altre realtà. Fino a qualche mese fa, consideravo la scuola un obbligo dal quale mi sarei voluta liberare il piu' presto possibile... Mi considero una persona che quando non riceve gratificazioni, tende a dare la colpa agli altri per il proprio malessere; ma dopo aver passato mesi, forse anni ad incolpare persone ingiustamente, mi sono resa conto che la causa del mio male ero io: non sono mai stati gli altri ad avermi allontanato dalla scuola, dalla famiglia, dal mio modo di essere; sono stata io a scegliere di stornare da me ogni cosa che non mi recava soddisfazioni per il semplice fatto che non le meritavo. Ognuno è libero di fare qualunque cosa a questo mondo, ma presto o tardi dovrà fare i conti e prendersi le responsabilità delle proprie azioni. Io ho pagato, e continuo tutt'ora a pagare le mie mancanze, la mia ingenuità e testardaggine a non voler ascoltare consigli che invece mi avrebbero sicuramente aiutata. Tuttavia, pagare il prezzo dei miei errori è stato un bene: in primo luogo perchè ho saputo distinguere il bene dal male, in seguito, perchè, con il senno di poi, ho saputo riconoscere gli errori prima ancora di commetterli...
Quest'anno ormai volge al termine e sono felice di aver finalmente trovato nella scuola "la F."che avrei voluto, di aver trovato del pulito in questo mondo sporco; un mondo che mi ha definito coraggiosa perchè testarda e capace di affrontare scelte difficili per la mia età, un mondo che pero' non si è mai accorto di quanto io sia sensibile perchè le apparenze, a mio avviso, sono solo futili gustificazioni. Sono cresciuta finalmente, ho imparato ad amare gli ostacoli per poi superarli ed ho capito che solo le parole non bastano, perchè sono i gesti a rendere veramente cio' che si è. Non mi importa così tanto di come andrà a finire quest'anno scolastico rispetto al risultato che so già di aver ottenuto.
PS. Il tema è stato giudicato insufficiente dall'insegnante (non è Prof 2.0!), soprattutto perchè non sincero... Secondo Prof 2.0 neanche Dante avrebbe ottenuto la sufficienza: racconta di essere stato nell'aldilà, che bugiardo!
Che terribile responsabilità ci prendiamo noi prof sui cuori di questi ragazzi, quando ci permettiamo di dare insufficiente anche al loro cuore...