Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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domenica 18 maggio 2008

Cosa è la felicità?

Prof 2.0 ha trovato su un blog amico questa interessante citazione:

"Immaginiamoci un uomo disteso sul tavolo di una sala operatoria. E' stato sottoposto ad anestesia generale. Nel suo cranio sono inseriti alcuni cavi. Attraverso questi cavi vengono indotte, in determinati centri cerebrali, scariche elettriche accuratamente dosate, che fanno sì che quest'uomo si trovi in uno stato di perenne euforia. Il suo volto riflette uno stato di estremo benessere e piacere. Il medico che conduce l'esperimento ci dice che quest'uomo resterà almeno altri quindici anni in questo stato e ci propone di metterci subito, se vogliamo, nella stessa situazione. Ciascuno di noi può chiedersi, a questo punto, se sarebbe disposto a lasciarsi portare in questa specie di felicità".

Nessun commento. A ciascuno la risposta e le conseguenze.
Anche perchè Prof 2.0 oggi non è in vena di riflessioni personali.

sabato 17 maggio 2008

Il mistero della musica... e della speranza.

Siamo sempre liberi e capaci di sperare, anche quando sembra che tutto attorno a noi ce lo impedisca. Il protagonista è Andy, un innocente incolpato di omicidio e carcerato. La voce fuori campo è quella del suo compagno di cella interpretato nel film da Morgan Freeman. La musica? Manco a dirlo: Mozart.



"Mi piace pensare che l'argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con semplici parole..."

"C'è qualcosa dentro di te che nessuno ti può toccare e togliere, se tu non vuoi..."

venerdì 16 maggio 2008

Lettere ad un giovane prof

Una ex-alunna sveglia e di penna felice ha cominciato a scrivere delle lettere ad un ipotetico prof. A lei e a prof 2.0 è venuta l'idea di provare a farne un libro, di lettere botta e risposta. Vediamo che succede. Intanto un'anteprima della lettera introduttiva.

Caro prof, spesso ti lamenti della difficoltà di capire i tuoi alunni o in generale, gli adolescenti?
“Chissà perché si comporta così?”, “chissà cosa gli passa per la mente”. Hai ragione. Capire noi adolescenti è difficile, tanto che a volte noi stessi ci troviamo a domandarci “Ma cosa sto facendo?!”, tanto che tra noi e voi spesso scaturiscono liti insensate, prive di fondamento, basate semplicemente sulla confusione delle idee e sull’incomprensione.
Quali sono i valori che contano per voi? Questa è la prima domanda che immagino mi porresti se fossi a quattr’occhi con me. Ebbene, caro adulto, i valori che fanno da motore alle nostre azioni, che ci fanno vivere, soffrire e essere felici, sono gli stessi che caratterizzano la tua vita. Quindi non ci sono differenze tra il mio e il tuo punto di vista? Mi potresti chiedere ora. Sbagli. Ce ne sono. Sono nel modo in cui reagiamo alle situazioni, alla vita. È il diverso ottimismo con cui affrontiamo le discussioni, le speranze e le illusioni che riponiamo nel nostro futuro, perché noi abbiamo non il diritto, ma il dovere di sognare. E qui iniziano le incomprensioni di cui parlavo, tu non fai in tempo a dirmi di non fumare “perché nuoce alla salute”, che io già penso “cosa vuoi saperne tu di come mi sento meglio con una sigaretta in mano, tra amici che fumano, magari cercando di conquistare il ragazzo o la ragazza che, a 20 metri da me, fuma tra i suoi amici.”
Sono le emozioni il nostro motore, emozioni diverse dalle tue ma basate sugli stessi valori.
Di cosa ti voglio parlare in queste lettere: amore, amicizia, felicità, sogni, la famiglia, la paura, la fede, il destino, il potere...

Cara alunna, spero di essere in grado di risponderti. Per il momento ti ascolto in silenzio, come chi trattiene il respiro, meravigliato...

giovedì 15 maggio 2008

Cardiologia

Periodicamente Prof 2.0 sottopone il cuore ad un esame. E' un esame che si può operare senza bisogno di medici, ha il vantaggio di essere gratuito, ma può essere doloroso. Si prende il cuore, lo si svuota e si filtra il contenuto. Lo si esamina. Dalla composizione chimica risulta ciò per cui si vive. Ognuno, che lo dichiari o no esternamente, vive per qualcosa o qualcuno: ciò per cui sarebbe disposto a giocarsi tutto il resto, cioè darebbe veramente via tutto pur di tenere quel qualcuno o quel qualcosa. Per cosa o per chi daresti via tutto?
A questa domanda risponde, se si ha la pazienza e il coraggio di sottoporsi, l'esame cardiologico.
Il risultato in genere è costituito da pochissimi componenti chimici dominanti, benchè il liquido all'inizio appaia un miscuglio incolore, tante sono le altre scorie presenti, le quali però, isolate, non sono mai di una percentuale rilevante. I risultati sono privati, come è giusto che sia. La letteratura medica segnala le componenti riscontrate più spesso: il nome/i di qualcuno, il proprio nome, il lavoro, i soldi, il successo, il potere... In base all'elemento/i dominante/i si possono prevedere e prevenire eventuali infarti...
Qualsiasi elemento emerga, l'esame dimostra che si vive d'amore e di amori. Una volta un cardiologo esperto ha detto: dimmi cosa o chi ami e ti dirò chi sei e quanto vivrai...

mercoledì 14 maggio 2008

Shit City Grace

A maggio, in ogni angolo di Shit City, ci sono spettacoli improvvisi di grazia e bellezza: una canzone, un volto, un sorriso, una chiacchierata, una telefonata, una mail, un sms, un amico, un'amica, un pezzo di cielo, una nuvola, una rosa, un quadro, un bambino, un cappuccino, un vestito, un colore, una pizza, una fragola, una poesia, una brezza, un gelato, una matita, una pagina, un balcone, una fioriera, un cancello, un soffitto, una panchina, un ponte, una strada...

A maggio, più che in altri mesi, a Shit City ogni cosa è piena di grazia.

martedì 13 maggio 2008

Le persone non sono maschere

Palmipedone si è rivelato un ex-alunno.
I prof sono portati dal loro mestiere a "incasellare" gli alunni, a dare loro una maschera. Per poterli giudicare devono farli "entrare" nel palcoscenico della loro testa e dar loro una parte precisa (apatico, studioso, distratto, furbo...). Risolverli come un problema matematico, invece di accettarli e conoscerli nella loro complessità di persone. Ma i prof hanno un mestiere da compiere, che a volte prevale sulla meraviglia che quel mondo in miniatura, che è la classe, dovrebbe e potrebbe suscitare.
E tutti sappiamo quanto è difficile riammorbidire la maschera di cartapesta appioppata ad una persona (tanto il prof mi mette sempre lo stesso voto! si lamentano...). Il dialogo con Palmipedone ha mostrato alcuni aspetti della sua persona che erano sfuggiti. Anche se a Prof 2.0 bisogna dare atto che:

a) Palmipedone (per fortuna!) è cresciuto e non è lo stesso di qualche anno fa (e trovarselo "titanicamente" palmipedone è stato divertente)
b) Alla fine si è giunti ad un reciproco svelamento in linea con il passato ma molto più ricco di allora

Ci sono alunni che aiutano i prof a imparare da loro (grazie Palmipedone!). Ci sono prof disposti (anche se a fatica) a mettersi in gioco. Ma dell'una e dell'altra categoria è dato raramente di vedere esemplari a Shit City...

PS. Quante persone spesso incaselliamo troppo presto, rendendoci quasi impossibile accettarle e precludendoci la meraviglia di conoscerle davvero. Forse è il momento di fare una lista e riscoprire qualcuno dietro la maschera che gli abbiamo attribuito...
Prof 2.0 pensa al suo miglior amico, incontrato (quando ancora non lo conosceva) centinaia di volte nei corridoi dell'università e sempre evitato (ma guarda quello!), per poi ritrovarselo accanto il giorno di un esame di dottorato, all'inizio di un viaggio che dura tutt'ora (meno male che ci sei!).

lunedì 12 maggio 2008

Piccola storia d'amore (2)

Li avevamo lasciati sul "sembra che vissero felici e contenti..."
Voltiamo pagina. A differenza di altri libri di favole, non è bianca:

Un giorno Qualcosa si rese conto che Qualcuno si stava abituando a lei. Si sentiva pericolosamente risucchiare dal Nulla, che era stata.
Quello stesso giorno Qualcuno si accorse che Qualcosa da un po' era divenuta silenziosa. Intuiva che la distanza tra loro lo rendeva il Nessuno, che era stato.
All'inizio Qualcosa pensò che la colpa fosse di Qualcuno e Qualcuno pensò che fosse di Qualcosa. E per un pezzo tacquero, feriti.
Ma quando Qualcuno tornò a casa e trovò che Qualcosa aveva preparato un piatto speciale per lui e indossava l'abito da lui preferito, capì che la colpa era di Nessuno. Allo stesso modo Qualcosa capì che la colpa era di Nulla, quando si trovò tra le mani i biglietti dello spettacolo da lei preferito, accompagnati da un mazzo dei fiori speciali per lei.
Finita la cena. Finito lo spettacolo. Qualcosa guardò Qualcuno e Qualcuno ricambiò lo sguardo. Non dissero nulla, sorrisero. E capirono di aver scongiurato il rischio di tornare il Nulla e il Nessuno che, da soli, erano stati e che avavano deciso di non voler essere più.
E continuarono a vivere felici e contenti, almeno fino a prova contraria...

domenica 11 maggio 2008

Shit City River

Il Pubblicitario, il Ricercatore, il Finanziere, il Prof-Scrittore. Non sono i Fantastici 4, nè i 4 dell'Oca Selvaggia, nè i 4 dell'Ave Maria... Sono solo 4 amici trentenni seduti sul divano di un improbabibile locale di Shit City. Erano compagni di liceo e si sono ritrovati per una serie di incredibili coincidenze a Shit City. Non si vedono dai tempi della maturità. Sono passati poco più di 12 anni. E la vita, che ha sempre il copyright sulle trovate migliori, li riporta insieme in una serata amarcord strappalacrime (di risate). Vite che si erano "momentaneamente" disperse riprendono a dialogare quasi esattamente dal punto in cui si erano allontanate per lidi lontani. Sono cambiate molte cose in superficie, ma c'è qualcosa di miracolosamente intatto al di sotto: l'amicizia. Come un fiume carsico, si era per qualche tempo inabissata per riaffiorare adesso forte, fresca, purificata. Ma l'acqua è la stessa e punta dritta verso il mare. Trascina con sè pezzi di memoria e detriti di gesti, espressioni, modi di fare che hanno caratterizzato i cinque anni più sperimentali della vita di un uomo. Per ragioni di lavoro ci si ritrova depositati su spiagge diverse da quelle natie e questo, triste dirlo, è un dato di fatto. L'acqua porta con sè racconti di amori perduti, amori trovati, amori stranieri, amori in corso... E dopo ore di racconti ininterrotti è dura lasciarsi, ma almeno due dei tre (il Ricercatore vive in Austria) si ritroveranno in qualche angolo di Shit City. Il fiume continua a scorrere e punta dritto, tra ostacoli e nuovi inabissamenti, verso il mare, perchè è proprio dell'amico guardare un orizzonte comune. Prof 2.0 naviga in ottima compagnia, il vento è propizio e la luce delle stelle cristallina.

sabato 10 maggio 2008

Vale la pena essere uomini?

Chiedetelo ad una stella...
Lei è una stella caduta dal cielo e lui un ragazzo trasformato in topo da una strega:

venerdì 9 maggio 2008

Palmipedoni e prof


Oggi Prof 2.0 ha avuto la conferma di avere in Alice (quella del paese delle meraviglie) il suo alter-ego favolistico. Infatti un simpatico e agguerrito anonimo lo ha impegnato in un entusiasmante dialogo, che si è concluso in uno scambio di contatti su msn. E fin qui bene, ma che c'entra Alice? Il contatto dell'anonimo è "palmi-pedone": i piccoli esseri fatti di due gambette e un cespuglio colorato in testa, che Alice è invitata a non calpestare. Il dialogo con il Palmipedone, che ringrazio, ha rievocato alla memoria un bel passo, letto qualche tempo fa, sul ruolo dei prof (nel bene e nel male) nella nostra vita:

"Ho assorbito moltissimo dalla scuola, come in seguito mi sarebbe successo soltanto con i libri. Ogni cosa che ho imparato dalla viva voce dei miei insegnanti ha conservato la fisionomia di colui che me l’ha spiegata e nel ricordo è rimasta legata alla sua immagine… la diversità degli insegnanti è un’altra specie di scuola, una scuola che insegna la molteplicità della natura umana, e purché la si prenda sul serio anche solo in parte, è questa la prima vera scuola di conoscenza dell’uomo”
E.Canetti, La lingua salvata, p.203-4

giovedì 8 maggio 2008

Alunni che mettono in crisi

Prof 2.0 riceve da un gruppo di alunni un libro come regalo di compleanno. Nel biglietto di accompagnamento, parafrasando un paragone che Prof usa spesso, scrivono: "la vita è una partita di calcio di cui si sa già il risultato, a noi è dato il divertimento di giocare. Tu sei ancora al 31'... C'è ancora tanto tempo per divertirsi. Corri, Prof, corri!".
Prof 2.0 raccoglie in un bicchiere le lacrime del suo cuore liquefatto per poi berle di nascosto, in modo da recuperare il cuore perso...

Prof 2.0 riceve un violento attacco da un ex alunno che lo accusa di avere abbandonato lui e la sua classe per andare dietro ai soldi. Se solo conoscesse la dichiarazione dei non-redditi di Prof 2.0 si farebbe una risata. Ma in fondo sta dicendo che gli è dispiaciuto separarsi e il fuoco del ragazzo giustifica il furore con cui brucia la conoscenza reale dei fatti. Anche se ha ragione in quanto all'incapacità di Prof 2.0 di dire addii e preferire fughe silenziose, anche se fughe non sono.

Un ex alunno manda un sms a Prof 2.0 in cui chiede la traduzione di una frase dal greco, per sapere se ha sbagliato un compito. In italiano la frase suona "I giovani imparano sbagliando". E il ragazzo ha sbagliato... Anche Prof 2.0 (che malgrado tutto è ancora giovane) lo sperimenta tutti i giorni e si rende conto che i suoi errori gli alunni li pagano due volte...

Tre messaggi in un solo giorno. Tre legami che costringono a fare esame, ringraziare, chiedere scusa, ricominciare...

mercoledì 7 maggio 2008

Ancora orecchie che parlano...

Le orecchie di libri prestati o avuti in prestito continuano a parlare, se non ad urlare. Le parole trovate oggi, Prof 2.0 le scriverà su un cartoncino che porterà sempre con sè. Quando lo incontrate chiedeteglielo. Una specie di biglietto da visita, che ragalerà ad ogni persona con cui vorrà stabilire un legame:

"Come vorrei pensare a noi come a due persone che si sono fatte un'iniezione di verità per dirla, finalmente, la verità. Sarei felice di poter dire a me stesso: "Con lei ho stillato verità". Sì è questo ciò che voglio. Voglio che tu sia per me il coltello, e anche io lo sarò per te, prometto. Un coltello affilato ma misericordioso"
(D.Grossman, Che tu sia per me il coltello, p.13)

martedì 6 maggio 2008

La vita tutta intera

Ci sono momenti in cui la vita chiede di essere abbracciata tutta intera, anche se costa abbandonare schemi consolidati, che però spesso sono tanto rassicuranti quanto parziali o non rispondenti a verità.
Prof 2.0 non voleva andare a nanna senza che anche la rete lo riscoprisse come è capitato a lui oggi e voleva confidarlo al silenzio della notte 2.0 di Shit City...

lunedì 5 maggio 2008

Errata 2.0

Prof 2.0 è sempre stato un disastro in matematica e Biancaneve (che ne sa a forza di avere a che fare con i 7 nani) gli ha fatto notare che le ore del post sul compleanno non sono 3 milioni, ma 300.000... Abbonatemi uno zero alle ore vissute (il che comunque fa piacere), ma lasciatemi quello di 2.0... vi prego!

I cigni neri

Quando questi volatili, dopo migliaia di chilometri di migrazioni transmarine, sorvolando la terraferma, trovano uno stagno d'acqua dolce e possono finalmente esausti, scendere ad abbeverarsi, ecco che inscenano una straordinaria danza rituale attorno allo specchio d'acqua, quasi ad esprimere qualcosa che solo l'uomo potrebbe interpretare come manifestazione di gioia. Solo dopo questa magnifica danza rituale, finalmente, i cigni neri vanno ad abbeverarsi.

Sembra che anche in natura la conservazione della specie non sia l'unica legge a dettare i comportamenti e che persino gli animali siano capaci di azioni non esclusivamente funzionali, ma di azioni che dicono solo sè stesse nella loro bellezza (i riti).

Questa gratuità ed inutile (non funzionale ad ottenere nulla) bellezza dei riti è l'unica strada capace di trasformare la grigia e anonima ripetitività della azioni di chi vive a Shit City in luminosa e unica novità.

Se solo imparassimo a danzare anche quando siamo esausti...

domenica 4 maggio 2008

Alice 2.0 (nel Paese delle Meraviglie)

Prof 2.0 ha un'amica sofferente per un legame sentimentale. Lei se ne rammarica quasi con rabbia:

Prof chiede: Anche se non va cosa ci perdi a voler bene?
Lei: Perdo tempo!!!

Sulle prime Prof 2.0, ribattezzato Alice (nel paese delle meraviglie) dall'amica, per il suo ottimismo, rimane stordito dalla risposta che gli sembra quasi cinica. Ma poi Alice (Prof 2.0) superata la "paura" di qualcuno che la pensa in modo apparentemente opposto fa i conti con quello che non è cinismo, ma realismo, e scopre che lei ha ragione. Quando amiamo cosa facciamo se non donare tempo ad un altro? Ciò che ogni uomo ha di veramente proprio è il tempo, e il darlo a qualcuno (o qualcosa) è la costruzione di un legame. Senza dono del proprio tempo non si crea legame. Gli sposi arrivano a donarsi anche il tempo, che ancora non hanno, in una promessa: regalano all'altro anche il tempo futuro.
E' vero: a voler bene si perde tempo. E questo è rischioso. Fa male, è inevitabile, perchè il tempo è qualcosa di talmente proprio che a darlo ci si sente strappare la vita (che è tempo).
Per creare legami con una persona ci si fanno regali. Due persone che si vogliono bene si fanno il regalo del loro tempo. Due fidanzati che rompono, infatti, restituiscono i regali. Se potessero si riprenderebbero indietro anche il tempo "perduto", perchè la vita è così breve che sembra di averlo sprecato quel tempo.
E' vero: a voler bene si perde tempo, perchè voler bene è voler perdere il proprio tempo per qualcuno. Se ne varrà la pena non lo si sa, questo è il rischio. Ma sembra che per essere felici questa sia la strettoia attraverso cui tutti misteriosamente, pur sapendo che fa male, cerchiamo di passare...

sabato 3 maggio 2008

Shit City People

Prendo a prestito da un libro un'idea divertente, anche se parziale.
Il mondo si divide in 4 categorie:

SPROVVEDUTO: compie azioni che procurano vantaggio agli altri e svantaggio a sè
BANDITO: compie azioni che procurano svantaggio agli altri e vantaggio a sè
INTELLIGENTE: compie azioni che procurano vantaggio a sè e agli altri
STUPIDO: compie azioni che procurano svantaggio a sè e agli altri

Sembra che da sola l'ultima categoria sia capace di mandare in rovina il gruppo all'interno del quale agisce. A Shit City infatti si scorgono facilmente:

Sprovveduti: l'alunno volontario, la ragazza innamorata di quello che la tratta male...
Banditi: il ragazzo di cui è innamorata la sprovveduta, l'alunno che copia la versione...
Intelligenti: il prof che prepara le lezioni, l'alunno che studia tutti i giorni...
Stupidi: il prof che si vendica sugli alunni, l'alunno che disturba la lezione, l'alunno impreparato...

Prof 2.0 conferma che l'ultima categoria manda in rovina la classe...

venerdì 2 maggio 2008

Regali

Da una mail di auguri di un amico. Non è autocelebrazione, ma un altro tentativo di mostrare che provare a darsi agli altri, nonostante i propri limiti, è ciò che dà senso e sapore alla vita.
Anche a Shit-City.

"... Anche io a volte ho calpestato la merda di cane in questa città, tu sai a me cara, e mi è sembrato chissà che tragedia... a volte ci ho anche sguazzato, e tu lo sai bene, ma... in questi anni mi hai fatto capire che anche questa realtà, così sporca e puzzolente, ti fa cambiare la vita e e ti fa comprendere quanto vale! E... ora eccomi qui, davanti a un computer, contento di essere quello che sono (con i miei limiti), innamorato pazzo della vita e di questa realtà, mi ritengo molto fortunato di questo e... di averti conosciuto! GRAZIE"

Non ci sono regali migliori di questi...

3 milioni di ore

Il giorno del tuo compleanno devi fare finta di essere dispiaciuto di un altro anno passato. Tutti scherzano su questo e tu di rimando stai il gioco. Fa parte della commedia umana.
Ma quando esci dalla parte, ti fermi e pensi che va bene così e che quello è esattamente ciò che vuoi: 31 anni (= 372 mesi = 135.780 giorni = 3.258.720 ore). Di questi 3 milioni di ore fai un bilancio. Ne trovi molte belle, molte brutte, molte entusiasmanti, molte deprimenti, molte allegre, molte tristi, molte felici, molte dolorose... e non sai per quale ignoto motivo non ne cancelleresti nessuna, perchè ciascuna è un dono e in qualche modo cancelleresti una parte di te... Forse vorresti cancellare solo quelle nelle quali hai fatto male a qualcuno, quelle in cui non hai saputo chiedere scusa, quelle in cui non hai saputo dare l'affetto che potevi... Ma anche quelle sono servite a capire che da solo il bene non sai farlo... E allora chiedi aiuto. E allora ringrazi. E allora ricominci.

giovedì 1 maggio 2008

S.H.I.T City

Gone baby gone: un film da non perdere...


Traduzione dello spezzone:

"La città può essere difficile.
Quando ero bambino chiesi al mio sacerdote come potevo raggiungere il paradiso e proteggermi da tutto il male che c'è nel mondo.
Mi disse quello che Gesù disse ai suoi: vi mando come agnelli in mezzo ai lupi, siate prudenti come serpenti e semplici come colombe"