Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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giovedì 31 luglio 2008

Shit City Holiday

C'è una strada che percorre Shit City. Una strada che porta in periferia. E' vero che il paradiso si nasconde in ogni angolo della città, ma gli occhi di chi lo cerca a volte sono stanchi e l'attenzione protratta a lungo finisce col diventare tensione e stanchezza. Quello è il momento di imboccare quella strada, che porta alla periferia. Su quella strada passa un autobus, sul quale c'è sempre posto. Le fermate sono le persone che lo aspettano. Il capolinea della corsa è fuori da Shit City in un luogo senza nome, dove l'eco della città si spegne e la bellezza è l'unica luce a cui gli occhi dovranno abituarsi. Il bagaglio deve essere leggero. Si può portare un solo esemplare di ogni cosa, purchè sia il più importante: quello che rimarrebbe di Shit City se Shit City all'improvviso sparisse. Sull'autobus troverò tutti gli amici di Shit City: Qualcuno e Qualcosa, Beppo lo spazzino, Ognigiorno e Persempre, e altri volti noti e meno noti... Li porto tutti con me per farmi raccontare con calma le loro storie, le mie storie. In quel luogo ci si riunisce la sera come ai tempi di Omero e ciascuno a turno inventa e racconta una storia. Tornerò con il cuore pieno di storie da raccontare, dopo aver imparato ad ascoltarle. Riesce a raccontare solo chi riesce ad ascoltare. Vado ad imparare ancora una volta ad ascoltare.
Ecco l'autobus. Non appena salgo vedo una donna con un bambino. La donna ha gli occhi rossi di pianto e il bimbo le parla. Mi siedo dietro di loro incuriosito e non posso fare a meno di cominciare ad ascoltare (e a raccontare) la mia prima storia:

“Mamma non piangere: la vita è un paradiso, e tutti siamo in paradiso, ma non vogliamo riconoscerlo: che se avessimo volontà di riconoscerlo, domani stesso si instaurerebbe in tutto il mondo il paradiso”.

***

ps. ti ringrazio amico, ti ringrazio amica per il viaggio che hai fatto insieme a me e spero che al mio ritorno continuerai a solcare insieme a me queste strade... E se non puoi aspettare cerca la strada di cui ti ho parlato. Sai dove trovarmi: dove si ascoltano le storie.

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