Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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venerdì 16 gennaio 2009

Stelle e desideri

Mi è capitato oggi di fare colazione in un bar. Una avventrice, sopravvenuta mentre sorbivo uno dei capolavori dell'arte italiana (il cappuccino), ha chiesto a una delle bariste di leggerle il suo oroscopo. Ne è nata un'accesa discussione sulla possibilità di amore con uno "scorpione". Lo scorpione in questione sembrava non dare speranze di poter stare con lei (buon per lui, dico io...). Alla fine ho dovuto svelare il mio segno, che è stato accolto bonariamente, dato che la figlia della barista è dello stesso segno. Mi ha sempre affascinato la curiosità con cui le persone leggono l'oroscopo, anche quelle, come me, che lo ritengono solo un gioco sociale.

Abbiamo un bisogno fisico di sentirci raccontare la vita in anticipo, per sapere come andrà, se sarà felice. Leggiamo l'oroscopo per lo stesso motivo per cui leggiamo romanzi e andiamo al cinema. Per vivere in anticipo. Per sperare in anticipo. Per metterci alla prova in anticipo. Per sognare in anticipo. Senza un racconto in anticipo la nostra vita è senza direzione. Tommaso d'Aquino, che certo non è uomo sospetto di creduloneria, diceva "Astra inclinant, non necessitant" (gli astri predispongono, ma non determinano), cioè influiscono solo indirettamente su alcune caratteristiche temperamentali, senza per questo determinare la libertà, che rimane intatta e salva.

Le stelle insomma quanto meno provocano nostalgia. La parola desiderio infatti viene dal latino de+sidera (sentire la mancanza delle stelle). Ben venga questa nostalgia delle stelle, che ci chiamano sempre alle cose celesti di questa terra: amore, lavoro, relazioni.

A noi rispondere.

15 commenti:

Giovanni Affinita ha detto...

è un pò come l'annuncio di un taglio dei tassi.....il futuro (previsto) influenza il presente.

Charles ha detto...

Giovanni: è vero. Le scelte di oggi sono compiute sulle nostre previsioni del domani.

Prof 2.0. L'oroscopo è l'oppio dei popoli.
Finchè lo si prende come un gioco ok. Il problema è quando ci si lascia influenzare sullo stato d'animo e quindi dall'andamento della giornata.

Consiglio la lettura del libro del Prof. Antonino Zichchi: "Vero e Falso" oppure "Tra Fede e Scienza".

Le figure astrali, anzitutto, sono 13. Perchè se ne considerano 12?
Per farli coincidere con i mesi dell'anno.

Le figure astrali, inoltre, sono così rappresentate (toro, ariete, bilancia, ecc.), perchè consideriamo la galassia su di un piano bidimensionale, come ai tempi degli antichi egizi.

In realtà, se guardassimo le stelle da un altro punto, dal momento che lo spazio è tridimensionale, le figure scomparirebbero.

Altro fattore che sconfessa la crediilità degli orscopi è che in realtà le c.d. "stelle fisse", sono in movimento. Anche in questo caso fra miglia e migliaia di anni (abbiate pazienza), non esisteranno più le figure astrali neppure sul piano bidimensionale.

Ogni mattina il TG5 è alternato da un corposo oroscopo.
Nella retrograda Cina, gli oroscopi sono stati vietati...

Bye,
Charles

Anonimo ha detto...

e meno male che influiscono solo indirettamente su alcune caratteristiche temperamentali..pensa quanti cloni se fosse il contrario!viva la liberta'!!in tutte le sue manifestazioni..e viva il guardar le stelle ma solo quelle del cielo e ammirarne la loro bellezza!

isabel ha detto...

Ciao Prof,
solo per darti un saluto e dirti che leggere il tuo blog e' sempre per me fonte di ispirazioni. Ho più risposte per le domande ancestrali di mia figlia Sofia, più idee e più fantasia nel trasmettere ai niei amici la verità sulle cose e sulle persone.
Mi dispiace avere poco tempo per leggere tutti i post.
Un mondo di grazie.

Anonimo ha detto...

vivere in anticipo, sapere il proprio futuro...
il più delle volte per paura che questo possa riservarci sofferenze o che non riesca a guarire quelle presenti...
forse si ha nostalgia delle stelle per questo.
nostalgia di felicità che vorremmo avere e che non sappiamo darci.

Prof 2.0 ha detto...

giovanni: il presente si riempie di significato grazie al futuro (la speranza).

Charles: mica credo all'oroscopo. dico solo che mi dimostra quanto abbiamo bisogno di immaginarci dentro una storia che ci dia speranza e slancio.

antonella: magari le guardassimo più spesso le stelle... sapremmo meglio che il mondo non lo abbiamo fatto noi...

isabel: il blog viaggia nel cuore di tanti e sono felice che aiuti, io lo scrivo perchè aiuta me. Se serve ad altri tanto meglio. Grazie mille del grazie!

anonimo: un giorno scriverò un romanzo sulla nostalgia. è il sentimento più bello che sia mai stato inventato...

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=DWw9tboDtrg

Prof 2.0 ha detto...

anonimo: grazie davvero! è uno dei miei film preferiti. lo spezzone in italiano è qui:

http://it.youtube.com/watch?v=dsHL9beGpXM

Anonimo ha detto...

leggendo i tuoi pensieri di questi ultimi giorni e parlando di stelle, mi è tornata in mente quella scena..
che la speranza vinca sempre la nostalgia, perchè, se non possiamo andare alle stelle, è vero anche che ogni tanto qualcuna cade quaggiù.
a presto

Charles ha detto...

Prof, lo so benissimo che tu non credi agli oroscopi.
L'ho scritto perchè ogni giorno ci sono milioni di Italiani che leggono l'oroscopo come se fosse una cartella clinica.

Prof 2.0 ha detto...

anonimo: poetico, come piace a me. Ma la speranza e la nostalgia le vedi in contrasto?

charles: se gli italia seguissero l'oroscopo saremmo tutti felici. Sai quanta gente dovrebbe mettersi ad amare e a lavorare???

Anonimo ha detto...

un po' sì.
nostalgia è anche tristezza, sofferenza per la mancanza di qualcosa o qualcuno, che non sai(o dubiti) di poter rivedere.
quando provi nostalgia vorresti tornare indietro, nel passato, e, non potendo, soffri.
la speranza è felice, perchè sa che il futuro riempirà le sue attese.
non è che sono in contrasto, però se mi lascio andare troppo alla nostalgia, rischio di dare poco spazio alla speranza.. e ne risento subito, per lo meno a livello di umore.

Prof 2.0 ha detto...

anonimo: capisco e condivido. ricorda però che il passato anche se passato, se sa di casa,non te lo può togliere nessuno.

$ilviett@ ha detto...

Sono d’accordo: “Abbiamo un bisogno fisico di sentirci raccontare la vita”.
E io mi chiedo il perché di questo bisogno incontrollabile. Lei che ne pensa, prof? Perché?

Prof 2.0 ha detto...

silvietta: l'uomo comprende sè steso solo all'interno di una narrazione. tutti veniamo da storie di altri e scriviamo la nostra. La STORIA è quella che le unisce tutte ed è nelle mani di Dio e solo Lui ne conosce la verità intera. Noi abbiamo bisogno di vivere in anticipo per non sbagliare l'unica vita che ci è data e quindi facciamo continue ipotesi sulla vita felice: romanzi, film, racconti... Quale sarà quella giusta?
A noi il brivido della scelta...