Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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mercoledì 24 dicembre 2008

Cercasi Dio

Dopo la lettura di Oscar e la dama in rosa di E.E.Schmitt (Rizzoli) ho proposto ai miei alunni la sfida di scrivere una lettera a Dio. Le lettere sono state scritte al computer, in modo da rimanere anonime. Ve ne propongo una intitolata "Cercasi Dio".

Caro Dio, io in te non credo. Cosi comincio la mia lettera; io ti scrivo prima di tutto perché e un compito e poi perché voglio vedere se in qualche modo mi rispondi. Mi manchi Dio. Dovunque tu sia, io non credo nel Dio cristiano ma sono sicuro che tu MIO DIO esisti. Io esisto quindi di conseguenza esisti anche Tu. Ti vorrei conoscere. Una persona, se così ti posso chiamare, che ha creato il mondo non può essere che una persona da conoscere, uno che ha l’immaginazione che hai tu, che ha inventato tutte le cose utili ed inutili, come la musica, che è la cosa più bella che tu potessi inventare… che ha inventato tutte le emozioni: l’amore, la gioia la felicità, ma anche la rabbia, la gelosia e la fatica. Io ti voglio credere ma io ho molta poca fede ho bisogno di vedere per credere, ma anche internamente, quindi fatti vivo… Io di te ho bisogno, ho bisogno di te perché da te dipende la mia visione sulla vita. E perché a chi posso chiedere consigli o aiuto su qualsiasi cosa se non a te??? Dio mio spero di incontrarti presto dentro di me, vieni a farmi visita qualche volta. Con grande affetto.
IO

P.S. sai chi sono.

La risposta sembra nascosta - proprio in questi giorni, manco a dirsi - in una stalla.

3 commenti:

VandaQC ha detto...

Il Dio a Cui non credo.Io non crederò mai in : il Dio che "sorprenda" l'uomo in un peccato di debolezza. Il Dio che condanni la materia. Il Dio incapace di dare una risposta ai problemi gravi di un uomo sincero e onesto che dice piangendo:" non posso". Il Dio che ami il dolore. Il Dio che metta la luce rossa alle gioie umane. Il Dio che sterilizza la ragione dell'uomo. Il Dio che benedica i nuovi Caini dell'umanità. Il Dio mago e stregone. Il Dio che si faccia temere. Il Dio che non si lasci dare del tu. Il Dio nonno di cui si possa abusare. Il Dio che si faccia monopolio di una chiesa, di una razza, di una cultura, di una casta. Il Dio che non abbia bisogno dell'uomo. Il Dio lotteria con cui si vinca solo a sorte. Il Dio arbitro che giudichi sempre col regolamento alla mano. Il Dio solitario. Il Dio incapace di sorridere di fronte a molte monellerie degli uomini. Il Dio che "giochi" a condannare. Il Dio che "mandi" all'inferno. Il Dio che non sapia aspettare. Il Dio che esiga sempre 10 agli esami. Un Dio capace di essere spiegato da una filosofia. Il Dio che adorano quelli che sono capaci di condannare un uomo. Il Dio incapace di amare quello che molti disprezzano. Il Dio incapace di perdonare tante cose che gli uomini condannano. Il Dio incapace di redimere la miseria. Il Dio incapace di capire che i "bambini" debbono insudiciarsi e sono smemorati. Il Dio che impedisca all'uomo di crescere ,di conquistare ,di trasformarsi,di superarsi fino a farsi "quasi un Dio". Il Dio che esiga dall'uomo,perché creda,di rinunciare a essere uomo. Il Dio che non accetti una sedia nelle nostre feste umane. Il Dio che è capito soltanto dai maturi,i sapienti,i sistemati. Il Dio che non è temuto dai ricchi alla cui porta sta la fame e la miseria. Il Dio capace di esere accettato e compreso dagli egoisti. Il Dio onorato da quelli che vanno a messa e continuano a rubare e a calunniare. Il Dio asettico,elaborato in un gabinetto scientifico da tanti teologi e canonisti. Il Dio che non sappia scoprire qualcosa della sua bontà,della sua essenza là dove vibra un amore per quanto sbagliato. Il Dio a cui piaccia la beneficenza di chi non pratica la giustizia. Il Dio per cui è il medesimo peccato compiacersi alla vista di due belle gambe,distrarsi nelle preghiere,calunniare il prossimo,frodare del salario gli operai o abusare del potere. Il Dio che condanni la sessualità. Il Dio del "me la pagherai". Il Dio che si penta qualche volta di aver regalato la libertà all'uomo. Il Dio che preferisca l'ingiustizia al disordine. Il Dio che si accontenti che l'uomo si metta in ginocchio anche se non lavora. Il Dio muto e insensibile nella storia di fronte ai problemi angosciosi dell'umanità che soffre. Il Dio a cui interessino le anime e non gli uomini. Il Dio morfina per il rinnovamento della terra e speranza soltanto per la vita futura. Il Dio che crei discepoli che disertano i compiti del mondo e sono indifferenti alla storia dei loro fratelli. Il Dio di quelli che credono di amare Dio,perché non amano nessuno. Il Dio che è difeso da quanti non si macchiano mai le mani,non si affacciano mai alla finestra,non si gettano mai nell'acqua. Il Dio a cui piacciano quelli che dicono sempre :"tutto va bene". Il Dio di quelli che pretendono che il sacerdote cosparga di acqua benedetta i sepolcri imbiancati delle loro sporche manovre.Il Dio che predicano i preti che credono che l'inferno è pieno e il paradiso quasi vuoto. Il Dio dei preti che pretendono che si possa criticare tutto e tutti all'infuori di loro. Il Dio che giustifichi la guerra . Il Dio che ponga la legge al di sopra della coscienza. Il Dio che sostenga una chiesa statica,immobile,incapace di purificarsi,di perfezionarsi e di evolversi. Il Dio dei preti che hanno risposte prefabbricate per tutto. Il Dio che neghi all'uomo la libertà di peccare. Il Dio che non continui a scomunicare i nuovi faresei della storia. Il Dio che non sappia perdonare qualche peccato. Il Dio che "causi" il cancro, che "invii" la leucemia, che "renda sterile" la donna o che "si porti via" il padre di famiglia lascia cinque creature alla miseria. Il Dio che possa essere pregato solo in ginocchio che si possa incontrare solo in chiesa Il Dio che accetti e che dia per buono tutto ciò che i teologi dicono di lui Il Dio che non salvi quanti non lo hanno conosciuto ma lo hanno desiderato e cercato. Il Dio che "mandi" all'inferno il bambino dopo il suo primo peccato. Il Dio che non dia all'uomo la possibilità di non potersi condannare. Il Dio per cui l'uomo non sia la misura di tutto il creato. Il Dio che non vada incontro a chi lo abbia abbandonato. Il Dio incapace di far nuove tutte le cose. Il Dio che non abbia una parola diversa, personale ,propria per ciascuno individuo. Il Dio che non abbia mai pianto per gli uomini. Il Dio che non sia luce. Il Dio che preferisca la purezza all'amore. Il Dio insensibile di fronte a una rosa. Il Dio che non possa scoprirsi negli occhi di un bambino,o di una bella donna,o di una madre che piange. Il Dio che non sia presente dove vibra l'amore umano. Il Dio che si sposi con una politica. Il Dio di quanti pregano perchè gli altri lavorino. Il Dio che non possa essere pregato sulle spiagge. Il Dio che non si riveli qualche volta a colui che lo desidera onestamente. Il Dio che distrugga la terra e le cose che l'uomo ama di più invece di trasformarle Il Dio che non abbia misteri,che non fosse più grande di noi. Il Dio che per renderci felici ci offra una felicità separata dalla nostra natura umana. Il Dio che annichilisca per sempre la nostra carne invece di risuscitarla. Il Dio per cui gli uomini valgono non per ciò che sono,ma per ciò che hanno o che rappresentano. Il Dio che accetti come amico chi passa per la terra senza far felice nessuno. Il Dio che non possegga la generosità del sole che bacia quanto tocca,i fiori e il concime. Il Dio incapace di divinizzare l'uomo facendolo sedere alla sua tavola e dandogli la sua eredità. Il Dio che non sappia offrire un paradiso in cui noi ci sentiamo fratelli e in cui la luce non venga solo dal sole e dalle stelle ma soprattutto dagli uomini che amano. Il Dio che non sia l'amore e che non sappia trasformare in amore quanto tocca. Il Dio che abbracciando l'uomo già qui sulla terra non sappia comunicargli il gusto,la gioia,il piacere,la dolce sensazione di tutti gli amori umani messi insieme. Il Dio incapace di innamorare l'uomo. Il Dio che non si sia fatto vero uomo con tutte le sue conseguenza. Il Dio che non sia nato dal ventre di una donna. Il Dio che non abbia regalato agli uomini la sua stessa madre. Il Dio nel quale io non possa sperare contro ogni speranza. Si,il mio Dio è l'altro Dio.
di Juan Arias editrice Cittadella

$ilviett@ ha detto...

In teoria, io credo in Dio. Cioè, io credo in un Dio che non è quello della chiesa, quello che si “impara”-così si dice-a scuola, quello dei grandi miracoli. Il Dio in cui credo, in cui voglio credere, in cui ho bisogno di credere è … diciamo ce non è né una persona né un essere supremo … è … un “qualcosa” che c’è sempre anche se non si vede, che viene fuori insieme alle lacrime, alla rabbia. È “qualcosa” che si sente, in un certo senso, che si manifesta in piccolo, in ogni persona, che aiuta a prendere le decisioni più importanti … Non so bene come definire il Dio in cui credo. Penso solo che il “vero Dio” non abbia bisogno di farsi notare. In fin dei conti a cosa gli servirebbe? Dovrebbe sentirsi abbastanza realizzato sol perché ha dato origine a tutto . Il Dio di oggi non è il “mio Dio”. È solo il modo di spiegare cose apparentemente inspiegabili , è un po’ la scusa per arrendersi. Non voglio rassegnarmi a credere in questo Dio commerciale e a convenienza. Ho bisogno di credere che l’altro Dio, quello “vero”, esiste. Ho bisogno di credere che non si manifesta solo in ognuno di noi, ma che svolge il suo compito “servendosi” di situazioni, di persone … Sembra un’idea un po’ strana, però se penso tutto ciò c’è un motivo: sono sicura dell’esistenza del “mio Dio” perché mi ha aiutata tantissimo “mandandomi” persone che mi hanno fatta crescere, persone senza le quali non avrei potuto andare avanti, persone che mi hanno fatto capire che non serve sperare nei miracoli o aspettare un’ intervento divino, perché le soluzioni si trovano nelle cose semplici, e soprattutto, “vicine” …
Per questo bisognerebbe ringraziare Dio: perché ci aiuta in modo semplice e concreto.

Prof 2.0 ha detto...

Vanda e Silvietta: grazie! Dio provoca commenti sorprendenti...