Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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lunedì 23 marzo 2009

Modalità conchiglia

"Sono in modalità conchiglia negli ultimi mesi... non so perché... vivo più dentro che fuori". Così in una mail ricevuta. Un'immagine che mi è piaciuta molto.

Forse non tutti sanno che madre della perla è l'ostrica perlifera la quale in presenza di un corpo (un granello di sabbia...) che la natura o la mano dell'uomo immette in essa, secerne sostanze che andranno, unitamente all'acqua, a posizionarsi (cristallizzarsi) attorno a questo corpo e, con lo svilupparsi in cerchi concentrici, daranno vita alla più preziosa gemma che il mare ci dona: la perla. Sarà madre natura a sbizzarrirsi nel dotarla delle più svariate forme, come quella sferica, subsferica, goccia, bottone, barocca, semibarocca e cerchiata.

Noi siamo un io situato in precise circostanze. Qualcosa di esterno si deposita dentro di noi se lo accogliamo e da questo incontro con la realtà (bella o brutta che ci sembri sulle prime) possiamo dare vita a quella perla unica che è la nostra personalità unita alla realtà che abbiamo accolto. A volte rinunciamo a forgiare la nostra unica e meravigliosa perla per paura di lasciare entrare la realtà e rimaniamo vuoti; a volte invece siamo talmente aperti che tutto ci attraversa e ci passa sopra senza possibilità di fermarsi e di formare la perla, non viviamo al didentro, ma solo in superficie.

A seconda dei periodi privilegiamo una maggiore o minore apertura al mondo esterno, ma solo il giusto equilibrio - di volta in volta da trovare - fra la vita interna e quella esterna è capace di produrre la perla meravigliosa che tutti siamo e cerchiamo...

7 commenti:

Charles ha detto...

Concordo.
Credo sia una caratteristica comune dell'animo umano, quello di alternare periodi di estroversità a quelli di isolazionismo.
Hai ragione prof. Anche le perle, per essere belle e preziose in quanto tali, hanno bisogno dei loro ritimi.

Bye,
Charles

Anonimo ha detto...

Estroversità o estroversione? Isolazionismo o isolamento?

Prof 2.0 ha detto...

Estroversione.
Isolamento.
Grazie anonimo, più prof di me!

Charles ha detto...

Mi spiace contraddirvi.

Ci possono essere dubbi su estroversità.
Non senz'altro su isolazionismo, che secondo la lingua italiana è correttissimo!
Ma si sa. Ognuno inventa l'italiano a proprio uso e consumo.
Per fortuna io nn faccio l'insegnante.

Chi vuole insegnare o correggere, invece, prima deve esser studiare bene ed essere sicuro. Altrimenti... il bel tacere non fu mai scritto.

E oltrettutto si nasconde dietro un anonimato...
...Forse non sa neppure come si scrive il proprio nome...

Prof 2.0 ha detto...

Ciao Cherles, non te la prendere si celia. E poi tra prof si è pignoli. Estroversità non esiste, isolazionismo certo che esiste, ma si usa per il comportamento di uno stato più che di una persona, per la quale è preferibile isolamento. Per amor di lingua, non di pignoleria. Non me ne avere...

Anonimo ha detto...

Che bel parallelo!
Chi sa se riuscirò mai a plasmare la perla che è in me?
Ciao,Claire.

Prof 2.0 ha detto...

Secondo me gli ingredienti li conosci e li hai. Io faccio il tifo per te!