Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

PS. Potete ricevere gli aggiornamenti direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica, iscrivendovi al link a fianco.

sabato 8 novembre 2008

Io non demordo

Una mail da una collega sconosciuta che mi ha riempito di gioia. La rete alimenta la scuola 2.0.

Caro Prof, leggere il tuo blog è davvero bello. Mi rende ottimista verso il futuro della scuola. Non so dove insegni, in quale parte d'Italia, ma sono contenta che esistano colleghi come te e alunni che ne possano trarre vantaggio. Io nel mio piccolo, insegnante di scuola media, alle prese con gemme che ancora devono aprirsi e che non sempre sbocciano in tempo perché io ne possa vedere la bellezza o sentire il profumo, cerco di stare al passo con questi media che, dal basso dei miei quasi 50 anni, non sempre riesco a padroneggiare. Vorrei fare tanto per questi ragazzi che spesso li subiscono invece di impossessarsene. Ma ti assicuro che è una gran fatica. Cercavo Orfeo e Euridice e mi sono imbattuta nel tuo bel blog. E' solo grazie alla rete che riesco a vedere quanto amore e quanta competenza gli insegnanti più giovani sono in grado di portare alla scuola. Se noi avessimo ancora la capacità di emozionarci e l'elasticità per imparare, quanto bene ci farebbe. La fortuna di condividere con i ragazzi, di comprendere i loro gusti, i loro amori, le loro paure, con l'età un po' si spegne. Così lontani e diversi i nostri mondi. E' così triste constatarlo. Io ci provo ogni giorno a capirli, a non denigrare le loro manie, faccio fatica a non entrare nel cicaleccio dei colleghi, quando allibiti ci diciamo quanto siano cambiati e quanto ogni tre anni, con le nuove nidiate, ce li ritroviamo diversi. Io non demordo e, saccheggiando qua e là, cerco di non restare indietro. Grazie

Cara collega,
sono io che ti ringrazio. Questa mail è una bella picconata ad uno dei punti oscuri della scuola di oggi: la frattura generazionale. Quanto individualismo (invidie, paure, pettegolezzi) anche tra i prof! Quanto noi prof più giovani abbiamo bisogno della vostra esperienza e del vostro aiuto! Quanto gioverebbe ai ragazzi vedere consigli di classe armonici, composti da prof alleati verso un unico obiettivo.
E se qualcosa di buono succede ancora nella scuola è grazie a professori come te, che con poco più di mille euro al mese forgiano gioielli preziosi da gemme ancora grezze.
Grazie

2 commenti:

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro prof penso di condividere la gioia che hai provato nel ricevere questa mail, ti si apre veramente il cuore e ti viene la voglia di
continuare con entusiasmo la strada intrapresa. C'è da augurarsi un passaparola che contagi più prof possibili,
buona fortuna e buon lavoro,
Baffo

Prof 2.0 ha detto...

è quello che spero anche io. grazie!