Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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domenica 22 febbraio 2009

Grazie!

Mi capita di ricevere email in cui qualcuno mi ringrazia per quello che scrivo. Chiaramente non posso che esserne contento. Ma quello che mi rende felice è che ci sono persone che "ringraziano". Ringraziare è forse il tratto più bello ed essenziale dell'essere uomo. Noi riceviamo tutto: la vita, gli amici, il mare, la luna, le stelle, i gelsomini, l'anguria, il cappuccino, le fragole, la musica, i libri, la neve, le nuvole, la notte, l'alba, la sabbia, le onde, il sorriso... Insomma galleggiamo in una vita che non fa altro che regalarci cose che noi non abbiamo né fatto né meritato. Allora ringraziare non è un punto di arrivo dettato dalla buona educazione, ma un punto di partenza dettato dal buonsenso... Tutto in questa vita è un dono, persino quelle cose che crediamo di avere ottenuto noi con le nostre qualità. Forse che anche quelle qualità non ci sono state donate? Al massimo le abbiamo coltivate, custodite, affinate...
Quanto fa bene al cuore dire "grazie". Dire almeno una decina di grazie in una giornata può essere il segreto del buon umore. Comincio io: grazie a tutti voi, che con estrema pazienza, leggete e mi offrite suggerimenti, spunti, provocazioni...
***
«La misura di ogni felicità è la riconoscenza. Tutte le mie convinzioni sono rappresentate da un indovinello che mi colpì fin da bambino. L'indovinello dice: "Che disse il primo ranocchio?". La risposta è questa: "Signore come mi fai saltare bene". In sintesi c'è tutto quello che sto dicendo io. Dio fa saltare il ranocchio e il ranocchio è contento di saltellare».
G. K. Chesterton

4 commenti:

Anonimo ha detto...

A tutti coloro che leggono le parole di questo blog consiglio di farle diventare parte della propria vita,e di farle conoscere ai propri familiari, amici, insegnanti.. e al mondo intero. Sono questi piccoli particolari che rendono l'uomo grande e nobile,e che nel nostro piccolo fanno migliorare la vita di altre persone.

Anonimo ha detto...

Concordo con l'anonimo, e aggiungo, che leggere questo blog, è per me l'unione della scoperta e della continua ricerca, come succede nella vita stessa...perchè
ogni scoperta, quando vale davvero, spinge sempre ad una nuova ricerca.
Ciao prof!
Carmen

Charles ha detto...

Grazie! Grazie Prof 2.0!

Io non so citare filosofi e dotti, ma una persona che secondo me era ed è speciale, anche se qualcuno potrà sorridere, sosteneva l'analogo pensiero di questo post con le seguenti parole:

"Grazie. E' una parola semplice che significa molto e che la gente non usa abbastanza spesso, di questi tempi".
Her Royal Highness the Princess of Wales Lady Diana Spencer Windsor, Queen of Hearts.

Thank you, everyone!
Charles

Prof 2.0 ha detto...

Troppo buoni. Grazie a voi!