Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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lunedì 30 novembre 2009

Battaglie

Se un uomo fa violenza, anche solo verbalmente, ad una donna ci si indigna e si è pronti a raccogliere firme per far cadere i governi.
Se un uomo fa violenza fisicamente su una donna al grande fratello, tutti lo guardano e sono pronti a fare crescere lo share.
Qualcosa non va.
Sono stufo di veder rubare le emozioni dei miei alunni da adulti senza passioni e senza idee, che confondono la realtà con il reality.
Per questo entro in classe tutti i giorni armato di libri per la mia donchisciottesca battaglia in difesa della bellezza.
Per questo scrivo parole con l'illusione che possano servire a fare detonare tutto il dolore compresso nel cuore di chi non ha più il coraggio o la forza di ribellarsi alla bruttezza che avvelena il cuore.
Io credo ancora nella bellezza e nel potere della parola.
Forse non serve a nulla, ma io di vita ne ho una sola e non ci rinuncio.
***
"A mio padre devo la vita, al mio maestro una vita che vale la pena essere vissuta"
Alessandro Magno

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono s'accordo, ma come la mettiamo con i film in cui le scene di violenza sono materia prima? Il discorso non vale anche per quelli? E se fosse così non crede che sarebbe esagerato?

Charles ha detto...

Grande Alessandro,

sarò "franco": in questa (e altre) battaglie sarò al tuo fianco, da oriente a occidente, dall'Artide all'Antartide.

Il tuo alleato:

Carlo Magno

Anonimo ha detto...

C'è chi ancora crede nella bellezza e possibilmente lotta ogni giorno e con altri mezzi per difenderla. Poi quando non si ha più la forza per affrontare la bruttezza e vedersi rubare le emozioni in prima persona, ci si "rifugia" tra le tue parole fortificanti per continuare e affrontare altre battaglie. Quindi, penso proprio che servono...
Qui siamo tutti tuoi alleati e non rinunciamo!

Anonimo ha detto...

Anch'io sono una che crede nella bellezza e nella forza delle parole, ma quando ti trovi di fronte chi usa violenza, ben al di là dei livelli del grande fratello,
le parole non bastano a
fermare quelle mani contro di te. Puoi solo usarle dopo, per scrivere il dolore e raccontarlo prima di tutto a te stessa, e magari perdonarti o perdonarlo; usarle per far capire che c'è ancora un tempo per lottare per quello che vale veramente, per cercare il "bello" sempre, anche e soprattutto nelle situazioni più difficili.
E spesso sono proprio le parole scritte che riescono a tirarlo fuori.
C.

Anonimo ha detto...

""Io credo nella bellezza e nella forza della parola"
Io credo ..
io amo
io mi alleo..
io lotto...
io persevero..
io non vi rinuncio..

Con affetto..
Ale

Anonimo ha detto...

Non riesco a sopportare chi alza le mani su una donna.Sarò retorico, sarò banale,sarò quello che volete,ma non riesco ad accettarlo.E' alzando le mani su una donna che si rovina il bello non bisogna dimenticarlo.
Questo oltre il grande fratello,sto parlando di vita reale.
Le parole servono anche a questo.Prof hai ragione, abbiamo una vita sola,non sprechiamola.
Soprattutto,che le donne sappiano difendersi.Non solo a parole.
Roberto

Anonimo ha detto...

Ma guardatelo,lui ha vinto il televoto.E' stato violento e non solo non è stato squalificato ma ha vinto anche il televoto.Poveri noi.

Prof 2.0 ha detto...

Anonimo: il tema della violenza è ampio e interessante e ti ringrazio per averlo sollevato. Questa è una delle novità dell'adolescenza dei nostri tempi: il contatto con la violenza mediatica è molto più frequente di quanto possa essere stato in passato. Questo fa pensare allora che, essendo così diffusa, scagliarvisi contro risulti esagerato. Può essere vero, ma io non riesco ad abituarmi ad alcune cose. Non mi voglio abituare ad alcune cose. Il giorno in cui mi abituassi al brutto sarei finito. Ritengo che la soluzione sia non scagliarsi contro la bruttezza, ma coltivare sempre più la bellezza perchè il contrasto fra Michelangelo e Duchamp sia lampante.

Carlo: ora siamo al completo...

Ipocrisia delle ipocrisie: tutti si scandalizzano ma il grande fratello prospera...

Anonimo ha detto...

Non credo sia esagerato scagliarsi contro!La mia era la domanda dell'avvocato del diavolo. Però trovo assurdo che anche alcuni film, come ad esempio Arancia Meccanica,venga considerato da moltissimi un capolavoro. Io dopo venti minuti ho dovuto togliere il dvd... troppa violenza!

Anonimo ha detto...

Secondo me lo guardi anche te il grande il grande fratello non chiamare gli altri ipocriti

Prof 2.0 ha detto...

Anonimo delle 19.12: pensa che lo stesso Kubrick una volta finito il film voleva ritirarlo dalla distribuzione... Gli era sfuggito di mano.

Anonimo delle 20.06: avrò mica toccato qualche nervo scoperto?

Anonimo ha detto...

Temo no.Non amo i moralisti anche quando dicono che moralisti non sono.Sai una cosa?Non amo neanche me stesso quando dico che non amo i moralisti.Circolo vizioso.

Prof 2.0 ha detto...

Non avendo visto un solo minuto (60 secondi di fila) di grande fratello in tutta la mia vita, in questo caso almeno, moralista non sono. Lo sei diventato tu dandomi del moralista, almeno nell'accezione che sconfessi nel tuo intervento. Paradossi in cui incappa chi giudica avventatamente.
E poi chi ha mai detto che io non voglia essere moralista? A me la morale piace. Sono un vero moralista!
Dare del moralista come offesa, anche quello è diventato luogo comune.

Anonimo ha detto...

Come fai allora a sapere delle violenze nella casa?Ipocrisia delle ipocrise potevi risparmiartela.

Anonimo ha detto...

Non mi piaci prof.Parere mio personale.Buonanotte!

Prof 2.0 ha detto...

Caro mio, io sto in classe: i miei alunni raccontano, parlano. Hai letto il post? Continuo ad avere l'impressione di qualche nervo scoperto, ma è solo un'ipotesi, sicuramente infondata. Per di più sei anonimo quindi la cosa non dovrebbe toccarti minimamente. Vado a nanna. Grazie del confronto salace!
E perché dovrei piacerti? Viva la libertà!