Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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mercoledì 10 giugno 2009

Vivi ora le domande

Ultimo giorno di scuola.

Ho regalato ad ogni mio alunno un quadernetto di pagine bianche.
Le pagine bianche saranno riempite durante l'estate con ciò che ogni giorno non può e non deve essere dimenticato, perché ogni giorno contiene la quantità di realtà necessaria ad essere felici, ma troppo spesso non ce ne rendiamo conto.
Le pagine bianche erano precedute da queste parole:

Tu sei così giovane, così al di qua di ogni inizio, e io ti vorrei pregare quanto posso di aver pazienza verso quanto non è ancora risolto nel tuo cuore, e tentare di avere care le domande stesse come stanze serrate e libri scritti in una lingua molto straniera. Non cercare ora risposte che non possono venirti date perché non le potresti vivere. E di questo si tratta: di vivere tutto. Vivi ora le domande. Forse ti avvicinerai così, a poco a poco, senza avvertirlo, a vivere un giorno lontano, la risposta.
R.M.Rilke, Lettere ad un giovane poeta


Se le pagine restano bianche è la vita che lo resta...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

E se le pagine si riempiono è la vita stessa che non smette di domandarsi che storia sta scrivendo.
Carmen

Anonimo ha detto...

mi commuove.... anche i grandi lo fanno....è l,unico libro di Rilke che non ho ancora letto,,, infatti mi mancava qualcosa...

grazie...


Alessandra

Anonimo ha detto...

grazie davvero di tutto.

Anonimo ha detto...

Chissà, se avessi avuto te come professore, che cosa ne sarebbe scaturito dalla mia persona. Quando frequentavo le medie avevo una professoressa di lettere che sapeva ispirare in me idee che a pensarci adesso non riesco a riconoscermi. Leggendo il tuo blog mi sono tornati alla mente alcuni di quei momenti e al cuore alcune delle emozioni di allora. Ero felice. Al liceo però ho subìto un grosso sconvolgimento interiore. Da un lato affiorava il mio profondo amore per la matematica, dall'altro mi rassegnavo al fatto che non riuscivo a trovare qualcuno con cui condividere questa passione. Rimpiango il fatto di non avere avuto una guida che mi aiutasse nella graduale scoperta di ciò che mi piace fare per davvero, ma non mi sento di dare la colpa a qualcuno in particolare. Certo è che non è stato facile, e presto mi accorsi che gli unici sorrisi spensierati sul mio viso scaturivano da una meticolosa lettura di un qualche teorema dai risultati per me straordinari. Per il momento non sono in grado di percepire a pieno i significati racchiusi nei passi che riporti spesso, ma posso provare ad immaginare dalle analoghe situazioni in cui mi imbatto in altri ambiti: Bellezza ed Eleganza.
Non sono solito protrarmi in lughi discorsi, ma questa volta ho avuto un valido motivo e ti ringrazio per la pazienza e disponibilità che dimostri verso tutti.
La mia domanda da tempo ormai si è tramuta nella speranza di diventare una buona guida in modo da poter alimentare in qualcun altro che lo dimostri, la stessa passione che ha riempito le mie giornate in questi anni. In tal caso il mio sogno sarà realizzato.

Alessandro

Prof 2.0 ha detto...

Alessandro grazie mille per le tue parole così pacate e ricche. LA tua speranza di essere guida per altri è già realtà. Se non lo si ha come intenzione il desiderio di fare "scuola" non esiste e ti auguro di riuscire nei tuoi ambiti. Bellezza ed Eleganza: con la maiuscola! Sono curioso di sapere di che ti occupi...

Anonimo ha detto...

Per adesso sto conducendo studi ingegneristici dove comunque la matametica, anche se sminuita nella sua formalità, ha un ruolo notevole. Ad ogni modo, come autodidatta per lo più, mi sto interessando, in questo momento, allo studio della Fisica Matematica, una disciplina che si occupa della costruzioni di strutture matematiche nuove e sempre più eleborate per risolvere problemi reali ispirati dalla Fisica e dall'Ingegneria. E' l'area di ricerca che preferisco: è soprendente come alla fine di un lavoro ci si accorga di come sia possibile comprendere e prevedere i vari aspetti della Natura mediante una, seppur oscura a molti, trattazione matematica dei fenomeni. Io posso comprendere il fatto che non sia un'emozione comune ai più, ma d'altro canto, come ti dicevo, mi affascina infinitamente questa corrispondenza fra Bellezza ed Eleganza della Natura e dei suoi fenomeni e Bellezza ed Eleganza della loro trattazione matematica.
Questo per accontentare un po' la tua amichevole curiosità.

Alessandro

1+1=5!! ha detto...

Wow!
Mi hai fatto venire in mente il libro “Che forma ha un fiocco di neve?” di Ian Stewart.

Dalla copertina:
“Pensiamo alle strisce di una zebra, alle complessità della tela di un ragno, all’uniformità delle onde dell’oceano e delle dune del deserto, a uno stormo di rondini che volteggia nel cielo serale, o alle spirali nel capolino di un girasole... pensiamo a un fiocco di neve. Per secoli gli scienziati hanno identificato queste e altre configurazioni naturali, e di tutte si può rendere conto in termini matematici. ‘Che forma ha un fiocco di neve?’ fa vedere che la vita sulla Terra non si sviluppa soltanto da processi genetici, ma anche dai principi della matematica. Rivela che la somiglianza tra file di onde e file di dune sabbiose non è soltanto una coincidenza. [...] Con le sue eleganti illustrazioni, ‘Che forma ha un fiocco di neve?’ offre una visione illuminante e seducente di come le leggi matematiche, nonostante la loro apparente freddezza, trovino espressione nella bellezza della natura.”

1sorriso!

Anonimo ha detto...

E' esatto, 1+1=5!! (Non sarebbe male se mi spiegassi il perché di questo nome, visto che, soprattutto uno come me, trova alquanto inusuale questo risultato ^^). Non conoscevo questo libro, ma evidentemente farà presto parte della mia libreria: in queste poche righe di apertura spiega benissimo il senso che vorrei trasmettere io. Sono contento di averti fatto venire in mente l'idea giusta, che gioverà anche me :).

Alessandro

Prof 2.0 ha detto...

Nascono contatti. Ci si scambiano idee e libri. Insomma questo blog funziona! Grazie a voi.

1+1=5!! ha detto...

Firmo così da quando sono diventata
penta-zia!:
1fratello + 1cognata = 5splendidi nipotini!!

Il libro è un po' caro, ma interessante e ricco di immagini... merita!

Grazie.