Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

PS. Potete ricevere gli aggiornamenti direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica, iscrivendovi al link a fianco.

domenica 7 giugno 2009

Il tempo per guardarsi dentro

Ho ricevuto una mail da una sedicenne lettrice del blog, ne pubblico un pezzo che mi è servito a riflettere:


(...) La vita, almeno per me, è ANCHE riflettere su ogni suo aspetto, senza tralasciare nulla, neanche un minimo gesto, per quanto sia possibile: questo è un po' anche quello che fai nel tuo blog, che trasuda di pensieri, sensazioni, che porge l'orecchio a chiunque abbia qualcosa da dire. Un'altra sensazione che questo blog mi ha trasmesso, anche se non detto esplicitamente, è che nella vita bisogna farsi largo. Io ho 16 anni, più o meno come i ragazzi a cui insegni credo, e posso dirti (anche se penso che tu lo sappia già) che spesso noi ragazzi siamo convinti che il nostro "compito" sia soltanto quello di divertirsi, di studiare non per il bisogno di CRESCERE e SAPERE, ma per OBBLIGO! Io so che non è così: gli obiettivi anche a quest'età si devono conquistare... e per "obiettivi" non intendo voti, promozioni, permessi e cose simili, ma ogni gesto teso a farsi strada, a realizzare ciò che interessa veramente, perché niente cade dal cielo. Non sono solo i grandi a doversi fare in quattro, giacché noi giovani le passioni le abbiamo, eccome (!)... forse un po' nascoste, forse ancora da scoprire, ma le abbiamo… e il nostro compito primario dovrebbe essere quello di coltivarle già da ora, con una visione a 360°. Spesso però, purtroppo, presi dalla routine, ci dimentichiamo di averle queste passioni, ed è un male… ci limitiamo a fare ciò che ci chiedono di fare e, soprattutto, controvoglia. Manca il tempo di guardarsi dentro, ma dobbiamo farlo… ancora prima di un compito per casa, della palestra, della versione da tradurre. Forse i libri sono importanti anche per questo, perché, tra i tanti benefici, ti danno gli spunti per guardarti dentro...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

"....e ricordati che bisogna spremere tutto il presente, perché il futuro, il tuo futuro, è lì."

Frase scritta da un maestro ai suoi alunni a conclusione del ciclo delle elementari.

Prof 2.0 ha detto...

Meravigliosa...

Anonimo ha detto...

La vita va così veloce che sembra che tante cose non siano mai accadute né che le hai vissute. Percorriamo mille strade, tra incertezze, divertimenti, inquietudini o altro, pensando più alle conquiste da fare, ma poi succede un “qualcosa” di non programmato che permette di fare i conti con la propria interiorità: è il tempo in cui bisogna fermarsi, perché per guardarsi dentro, dove risiede la nostra autenticità, bisogna necessariamente rimanere con se stessi per poter dare la priorità a ciò che è davvero importante e scoprire e riscoprire le innumerevoli risorse che abbiamo celato e nuovi obiettivi che non avevamo mai pensato. Se non abbiamo tempo per noi, non possiamo dedicarlo nemmeno agli altri e continueremo a perdere tempo in sciocchezze.

Ps. Dovremmo scioperare un po’ più da facebook perché, anche se non toglie soldi dallo stipendio, sembra che tolga un po’ del nostro tempo prezioso non solo a noi, ma anche alle attività che amiamo.
Sicuramente aprire un libro sarà la cosa migliore da fare...
Ciao prof