Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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domenica 16 marzo 2008

Ho sparato al Piccolo Principe...

Un ex pilota tedesco di 88 anni, Horst Rippert, ha detto di aver abbattuto il 31 luglio del 1944 l’aereo dello scrittore francese Antoine de Saint-Exupery, nel sud della Francia. Il corpo dell’autore del Piccolo Principe non è mai stato trovato e il relitto dell’aereo era stato individuato davanti alla costa di Marsiglia. L’anziano pilota di caccia tedeschi quel giorno (aveva 24 anni) avvistò l’aereo francese e mirò “sulle ali" sparando diversi colpi, fino a quando non lo vide cadere in mare. “Ho saputo qualche giorno dopo che era Saint-Exupery. Ho sperato, e spero ancora che non fosse lui. Da ragazzi lo abbiamo letto tutti, adoravamo i suoi libri. La sua opera ha fatto nascere la vocazione in molti di noi. Se l’avessi saputo non avrei sparato, non su di lui".

Paradosso: "lo adoravo e gli ho sparato". Logica illogica della guerra. Un aereo anonimo abbatte un aereo anonimo, i due aerei sono pilotati da due uomini che senza saperlo si conoscono, anzi l'assassino "adora" la sua vittima. Ma i loro scafandri di ferro li rendono anonimi, sconosciuti, nemici.
Tutto ciò che ci rende anonimi (letteralmente: senza nome) ci disumanizza. Per eliminare un uomo occorre renderlo irriconoscibile come uomo: è l'anestesia necessaria a non sentire la vita che gli scorre dentro. I bambini mai nati non hanno nome. I detenuti un tempo avevano divise uguali ed erano numeri. I soldati morti vengono spesso ricordati come "militi ignoti". Chi provoca morte o fa del male a qualcuno ha bisogno dell'anonimato della vittima. Non a caso una bambina di 6 anni definiva così l'amore: "quando il tuo nome è al sicuro sulla bocca di qualcuno"... e forse per questo nell'Apocalisse si racconta che alla fine dei tempi ad ogni uomo sarà donato un sassolino bianco con su scritto il suo vero nome, quello che solo Dio dice di conoscere...

3 commenti:

James ha detto...

Io amo il mio nome: "Giacomo" è il nome più bello del mondo! :D (tornando al discorso delle emoticon)

Anonimo ha detto...

chissà, magari avrà sparato proprio a lui.....ma mi piace pensare che mentre l'aereo precipitava un bimbo dai capelli biondi se lo sia portato su un piccolo pianeta pieno di baobab e con un fiore sotto vetro.
Dali

Prof 2.0 ha detto...

Anche a me piace pensare qualcosa del genere Dalila. Chi ha scritto qualcosa di così bello avrà un posto speciale nell'aldilà...