Da una mail di una collega conosciuta tramite il blog, dedicata a tutti i maturandi, in questo momento di sofferenza...
"Volevo chiederti se scriverai qualcosa sulla maturità. Mi par di capire che lavori solo al biennio, ma l'ansia è tanta per i maturandi e molti, fra una pausa di studio e l'altra, cercano in Internet sollievo alle proprie pene, peraltro digitando sempre e solo 'maturità'. Penso che la tua carica di ottimismo e buon umore potrebbe essere un buon viatico, perché non scrivi qualcosa anche per loro? Per esempio che nonostante il rigetto e la paura che credono di provare, poi la si ricorda per tutta la vita con nostalgia. Io ricordo la mia con nostalgia. Ricordo che mia mdare, insegnante elementare, aveva saputo in mattinata i titoli dei temi ed aveva previsto con precisione millimetrica (le mamme...) quale traccia avrei scelto io e quale mia sorella. Per partecipare al nostro supplizio -ma anche a quel momento così importante!- si era messa a scrivere il tema, a casa, per farci compagnia da lontano. Sono appena andata su eduscuola a vedere il titolo d'allora... mio Dio! E chi se lo ricordava? Neppure il titolo, mi è rimasto. Triste, vero? Avrei dovuto scrivermelo subito, tutto il tema, di ritorno a casa, per ricordo... e invece... Ricordo solo che dopo gli orali, tornando a casa, mi sentivo arrivata. C'era una chiesetta microscopica, lontana tra i campi di grano, lungo il ritorno. Amavo guardarla, era un quadro inglese... ricordo di averla guardata intensamente, quel giorno, volutamente fissando la memoria di quel momento in quell'elemento del paesaggio. Brunella Gasperini in un suo racconto -Non mettete l'olio al cancello, il più bel racconto che io abbia mai letto- scrive che ci sono i fantasmi del nostro passato, nei luoghi e nelle cose. Mi ha suggestionato a tal punto, questo pensiero, che quando torno in alcuni luoghi mi immagino di trovarci la me stessa di tanti anni fa, che non poteva pensare, nemmeno immaginare a quella che sono ora, che non avrebbe creduto che sarei ripassata di lì in un nuovo ruolo, con la consapevolezza di chi si trova adulto e pensa al sé di quando era adolescente. Quando passo per quella strada, al ritorno da scuola, a volte volgo lo sguardo a quella chiesetta e penso a me insegnante (!) e a me studentessa appena 'maturata', che ritornava a casa sua dopo aver chiuso per sempre una parentesi importante. E in quel momento in cui il presente ricorda il passato, in cui rivedi i tuoi vent'anni e ti mancano, è come sapere meglio chi sei stato e chi sei ora".
E voi che ricordi avete della vostra maturità?