Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

PS. Potete ricevere gli aggiornamenti direttamente al vostro indirizzo di posta elettronica, iscrivendovi al link a fianco.

lunedì 20 ottobre 2008

A mio padre (per il suo compleanno)

Mi hai lanciato in aria che ero bambino e ho capito che volevo volare. E quando la gravità ha pesato sul mio volo ho capito che cadere è inevitabile e volare doloroso. Ma tutte le volte che il mio cadere trovava riparo tra le tue braccia scoprivo che il dolore mi avvicinava a me stesso. E io bambino gridavo entusiasta: ancora, ancora!
Non so se perché era più dolce cadere tra le tue braccia o volare. E tutta la vita è questa incertezza.

Un giorno mi avrai lanciato così in alto nel cielo che sarà, io spero, un altro Padre, lo stesso Padre, ad abbracciare la mia caduta verso l'alto.

9 commenti:

(nonno) Baffo racconta ha detto...

Caro Ale stai pur certo che prima di quell'ultimo e vero volo, ci sarò sempre io ad accoglierti tra le mie braccia su questa terra, quindi potrò ancora accontentare
il tuo: ancora, ancora !
Quidi continua a volare tranquillo,
il tuo Papà

Screwball ha detto...

troppo personale

posso solo associarmi

marco

Anonimo ha detto...

caro Ale, qui si vola veramente alto! Dal basso vi guardo con affetto. Indovina chi sono!

Prof 2.0 ha detto...

anonimo: non lo so, forse Franz?

Anonimo ha detto...

I genitori fanno sì che le nostre ali non siano come quelle di Icaro - anche se in alcuni periodi della vita volare come lui può sembrare tremendamente poetico e affascinante.
Leggevo da qualche parte che la paternità è totale quando si è disposti a rinunciarvi per altre paternità.
Vi suggerisco "Giusto" di Giovanni Donna D'Oldenico.

Auguri al papà del prof.

Anonimo ha detto...

Sono capitata per caso sul tuo blog e ho letto questo post che mi ha davvero commossa.
Tornerò a leggerti ancora.
A presto.
Fioridiarancio

Prof 2.0 ha detto...

ape: grazie del suggerimento

fioridarancio: sei la benvenuta e sono contento di averti regalato una lacrima di gioia.

Anonimo ha detto...

bellissimo davvero questo post!

Prof 2.0 ha detto...

antonella: grazie!