Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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venerdì 12 giugno 2009

Piccoli uomini e donne crescono

Ieri sera gelato con i miei alunni.
Dovreste vederli come sono eleganti. Per una pizza.
Si parla di tutto.
Dal gusto del gelato ai libri per le vacanze.
Dal colore che ha la notte al profumo dell'estate che comincia.
Dalla paura delle strade buie al colore della libertà.
Dovreste vederli affacciarsi dalla finestra del futuro, con gli occhi pieni di gioia.
Il loro cuore vibra, un cuore pieno di paure e incertezze, ma un cuore vivo.
Un anno di scuola si spegne nel letto di una notte che culla tutti questi cuori.
Oggi abbiamo tutti un anno.
Dovreste vederli.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Non è mai troppo tardi o mai troppo presto per essere quello che vuoi essere" scrisse Benjamin Button a sua figlia.
Il tuo "Oggi abbiamo tutti un anno" mi ha fatto venire in mente questa frase.
Carmen

Anonimo ha detto...

Invece a me la tua penultima frase ha fatto pensare l’importanza di tornare ad essere bambini per poter crescere davvero, perché loro sanno cogliere la semplicità del quotidiano e "assaporare" fino in fondo una piacevole serata, nonostante le paure e le incertezze di un futuro che li attende.
Il cuore di un bambino è sempre un cuore vivo.
Gli occhi di un bambino sono pieni di gioia. E in ogni tuo alunno e in te traspare la gioia di questa esperienza unica.
Grazie per averla condivisa...
=)
Ps. Dopo l’enigma “che rumore fa la felicità”, la mia domanda sorge spontanea: "che colore ha la libertà?"

Interessante...

Prof 2.0 ha detto...

Tu che dici?

Anonimo ha detto...

Non sono l'anonimo che ha posto la domanda. Ma mi viene da dire il colore del cielo e del mare, ed il colore del nostro viso quando percepiamo la libertà senza condizionamenti.

Anonimo ha detto...

Non so quale sia il colore della libertà, ma è stato un oggetto di discussione per confrontarmi: il colore più quotato è il celeste come il cielo, segue il bianco come un gabbiano, e il trasparente come l’acqua.
Proprio perchè ognuno ha attribuito un colore diverso, credo che la libertà per me ha tanti colori come quelli dell’arcobaleno, ma l’uomo ne può percepire solo una parte e soprattutto solo dopo la pioggia.
Onestamente avrei applicato questa immagine alla felicità, ma lì si tratta di suoni...
...Però...sette sono i colori dell'arcobaleno e sette sono le note musicali...incredibilmente mi sto accorgendo che la felicità e la libertà hanno qualcosa in comune...

Prof 2.0 ha detto...

"Cangiante" è il colore della libertà...

Anonimo ha detto...

..."sfumature" di tutti i colori che cambiano dal punto da cui la si guarda e dalla luce che la illumina...
Bella immagine mentale.
Grazie