Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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martedì 12 maggio 2009

Ai miei alunni

Da te voglio estrarre il tuo migliore tu.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

"Il tuo migliore tu"...prof, non so quale sia il titolo del tuo romanzo, ma se ne scrivi un altro con questo titolo...farai venire la pelle d'oca ancora prima di leggerlo.
Carmen

professoressa Trinciabue ha detto...

...e inoltre insegnarti l'italiano.

Prof 2.0 ha detto...

Carmen: buona idea! Grazie.

Professoressa Trinciabue: lapalissiana. Non c'è altra strada. Altro che inoltre...

Anonimo ha detto...

Prendere forma sulla base dell'essere...
Sono le prime parole che ho pensato guardando l'immagine e la frase, senza riflettere.
Post semplicemente autentico, originale e unico.
Sei e sarai un autore di autori...
Ciao prof

Anonimo ha detto...

A me sembra tirar fuori il vero essere sulla base di un non ben definito essere.
Ciò che siamo prima di tirar fuori il "nostro migliore noi" è il fango della statua prima della forma.
Ciò che siamo dopo aver tirato fuori il "nostro migliore noi" è l'essere che comincia ad "essere" davvero.
Forse mi sono capita solo io...!

Divagazioni artistiche ha detto...

Per Michelangelo la scultura era "un arte per via di togliere", togliere dal blocco di pietra le schegge del marmo per liberare le figure che in potenza la pietra contiene...

Anonimo ha detto...

Per "prendere forma" mi riferivo al processo formativo:
per giungere ad “estrapolare il tuo migliore tu”, l'insegnante interpella un alunno che già “E’” in potenza, che possiede già gli ingredienti e la complessità di una persona irripetibile e lo guida affinchè si manifestino tutte le sue potenzialità.
Del resto la persona, nonostante le imperfezioni(le schegge di marmo) tende sempre alla perfezione(l'opera d'arte completa) e un prof dà gli strumenti necessari per “essere uomo” nella sua totalità, quindi lo aiuta a prendere forma.

Ho spiegato il perchè del termine, ma con i vostri commenti sto imparando tante altre cose...
Grazie!