Mamme colleghe parlano dei loro bimbi piccoli.
Collegadispagnolo: "Il mio ripete sempre: "checcodè"...?"
Collegadispagnolo: "Il mio ripete sempre: "checcodè"...?"
Penso si tratti di una non inusuale imitazione del verso della gallina, uno dei tipici passatempi che i grandi impongono ai bambini sino a sfinirli, con conseguenze sull'identità del bambino che sono ancora tutte da verificare... soprattutto quando la richiesta è "come fa il pesce?". Si vedrà...
Poi però la mamma in questione spiega che il bimbo al momento ha una smodata curiosità per il nome dei colori delle cose e con una certa fatica sono riusciti a capire che non attribuiva il verso della gallina a qualsiasi cosa, animale o persona... ma semplicemente e sinteticamente chiedeva "che colore è?" (checcodè?).
Mi ha fatto pensare...Poi però la mamma in questione spiega che il bimbo al momento ha una smodata curiosità per il nome dei colori delle cose e con una certa fatica sono riusciti a capire che non attribuiva il verso della gallina a qualsiasi cosa, animale o persona... ma semplicemente e sinteticamente chiedeva "che colore è?" (checcodè?).
Quante volte invece di ascoltare una persona interpreto le sue parole e le inserisco in un giudizio previo (pre-giudizio...) che mi sono fatto: insomma sento quello che voglio sentire. Quanto spesso non riusciamo ad entrare in contatto con le persone, perchè cerchiamo solo conferme alle nostre idee su di loro e non ci lasciamo sorprendere.
Solo così la meravigliosa richiesta sul nome di un colore non rischia di diventare il verso di una gallina...
3 commenti:
Hai proprio ragione! A volte mettiamo barriere che ci impediscono di ascoltare veramente!!
A volte ci pregiudichiamo di far nascere rapporti umani veramente belli per alcuni schemi pre-confezionati che ci creiamo da soli.
Certo che la razza umana è proprio masochista...
Poveri bambini...
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