Lo spirito del blog - La vita: commedia o tragedia?

Questione di inquadrature. La commedia è la vita in campo lungo e la tragedia la vita in primo piano. Se inquadri da lontano un uomo che cammina per strada e scivola su una buccia di banana, è divertente. Ma se ti avvicini, non è più divertente perchè si vede il dolore... Per comprendere la mia vita e quella altrui mi sforzo di osservare sempre attraverso la doppia inquadratura... Così quando prendi qualcosa troppo sul serio riesci magari anche a riderne e a conservare il buon umore... E invece quando prendi qualcosa troppo poco sul serio scopri che devi fermarti e comprenderla...

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martedì 1 aprile 2008

Il punto di vista delle cose (Brevi storie d'amore e disamore) - 4

Incoraggiato da un post che sta alimentando un'interessante riflessione e discussione ecco un'altra storia... (vediamo chi indovina di cosa si tratta questa volta)

I

La fissavo. Erano anni che quella consuetudine era diventata insopportabile. Ci eravamo sposati sulla foga della passione: all’attivo avevamo solo la convinzione di essere fatti l’uno per l’altra. Ero stato superficiale, e lo sono rimasto. Quando la scoprivo di fronte a me in silenzio avevo paura. Non avrei mai pensato potesse diventarmi sconosciuta. Ne conoscevo ogni centimetro e ogni difetto nascosto in quel centimetro. Eravamo stati spudorati, sin dall’inizio, abituandoci ai nostri corpi da subito. Consumammo tutta la nostra superficie rapidamente, fiammiferi i nostri corpi, fumo la combustione delle nostre anime.
Era insoddisfatta. Ma quando me ne accorsi era già troppo tardi. Ero così diverso da quello che lei aveva immaginato, da quello che lei voleva, e se ne accorse quando il fuoco della passione, che tutto aveva coperto, tutto mise in luce con crudeltà, come solo il tempo sa fare.
(fine prima puntata)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

spero di non scrivere cavolate, ma penso che lei sia la fiamma e lui un fiammifero.
nel caso sia così, non mi è sembrato difficile, ma se ho sbagliato...
ops! peccato
salutoni prof.
3710

Anonimo ha detto...

non so di quali oggetti si tratta, ma mi chiedo se l'approccio di taglio sensuale ricorrente è strategia da sceneggiatura o deriva freudiana

Prof 2.0 ha detto...

Gentile 3710 (???)
non è il fiammifero, non è la fiamma. Non scrivo un racconto su qualcosa che non mi sta a cuore. E poi il rapporto è sempre di un uomo con un oggetto. Non è un semplice gioco di punto di vista.
Comunque grazie del tentativo.
Riprova, magari metto un gelato in palio...
;-)

Prof 2.0 ha detto...

Gentile anonimo,
non lo so. io scrivo e basta. Non cerco di camuffare un'idea di parole più o meno accattivanti. Colgo un sentimento e lo metto per iscritto, per approfondirlo. Per non dimenticarlo. Per condividerlo. Non so poi cosa comporti una deriva freudiana. Il racconto è lì e io, anche se l'ho scritto, adesso non sono altro che uno dei tanti lettori.

Prof 2.0 ha detto...

Mi arrivano sms di tentativi, ve li comunico per correttezza: non è la sigaretta, non è la carta, non è la macchina da scrivere...

Anonimo ha detto...

e se fosse il poeta e la poesiaxfjyt

Prof 2.0 ha detto...

Anonimo distratto... La soluzione è stata già pubblicata nel post successivo. Si tratta di uno SPECCHIO. Come tutti i prof dovrei dirti "Hai le capacità ma non ti applichi". Ma invece ti dirò: la tua interpretazione è molto suggestiva, è probabile che dentro ci sia anche questo. Grazie, perchè io non lo sapevo. Miracoli della scrittura!